Dovrebbero svolgersi domani gli accertamenti tecnici sui corpi di Elisa Scoccia e Maristella Paffarini, figlia e moglie che Enrico Scoccia, secondo quanto ricostruito finora, avrebbe ucciso a colpi di fucile prima di togliersi la vita, nel giardino della casa di Fratticiola Selvatica. Mentre gli accertamenti della Procura della Repubblica proseguono, si ipotizza che il movente del gesto sia da ricondurre nello stato di forte depressione in cui si trovava l’uomo negli ultimi tempi, in particolare, secondo quanto ricostruito, dopo i problemi che aveva avuto alla schiena. Problemi per i quali si era operato. I rapporti tra i familiari, in base alle testimonianze raccolte, risulterebbero non particolarmente critici. Con alcune frizioni, forse dovute proprio a questa situazione di disagio patita dall’uomo, ma non particolarmente eclatanti. Nessun precedente di violenza, nessuna segnalazione. Fino al tragico epilogo, avvenuto molte ore prima del ritrovamento dei corpi da parte del fidanzato di Elisa che ha raggiunto Fratticiola per cercare la compagna, che non sentiva da sabato mattina - non gli aveva più risposto al telefono - e che non si era presentata al lavoro. "In questi giorni difficili, segnati dalla costernazione e dal dolore, sento forte l’urgenza di stringermi intorno a tutti coloro che sono stati travolti dai tragici eventi che si sono succeduti in questi ultimi giorni": così la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi. "Dallo sfondo di quello che non rappresenta solo l’ennesimo atroce femminicidio, sembrano emergere, sempre più nitidi, aspetti legati alla salute mentale. Temi che troppo spesso s’intrecciano anche in contesti sociali insospettabili. Nel silenzio e nella solitudine si consumano drammi che devono poter essere prevenuti" ha aggiunto.
CronacaStrage di Fratticiola Selvatica. Al via gli accertamenti tecnici sui corpi di Elisa e Mariastella