REDAZIONE UMBRIA

Strazio per la morte di Gaia. La Procura apre un fascicolo. Domani l’esame autoptico

Ventitré anni, avrebbe accusato il malore dopo essere stata sottoposta ad anestesia in uno studio dentistico. Subito il ricovero in ospedale, poi il decesso domenica pomeriggio.

Gaia Pagliuca (foto tratta da Facebook)

Gaia Pagliuca (foto tratta da Facebook)

Sarà l’autopsia, disposta per la giornata di domani, a spiegare le cause del decesso di Gaia Pagliuca, 23 anni, residente a Santa Maria degli Angeli, morta dopo essere stata colta da malore mentre si trovava in uno studio dentistico della zona. Una tragedia sulla quale la Procura di Perugia, diretta da Raffaele Cantone, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, un atto dovuto, per consentire gli accertamenti medico-legali programmati per domani. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Assisi. Tragedia che si è consumata nel pomeriggio di giovedì dopo che la giovane sarebbe stata sottoposta ad anestesia locale per consentire al dentista di procedere con le cure. L’allarme era stato immediato con l’arrivo sul posto dell’ambulanza del 118 di Assisi e poi dell’elisoccorso che l’aveva trasportata, in condizioni disperate al Santa Maria della Misericordia in terapia intensiva. Nel pomeriggio di domenica il suo cuore ha cessato di battere, suscitando emozione a Bastia Umbra, dove Gaia aveva abitato insieme ai genitori e al fratello dopo essere giunti da Roma, e ad Assisi, dove viveva da qualche tempo, dopo la prematura scomparsa della mamma, una decina di anni fa e dove aveva compiuto gli studi, al Convitto Nazionale e poi al Liceo Properzio, indirizzo linguistico, ottenendo la maturità con il massimo dei voti. Poi si era laureata all’Istituto Europeo di Design con 100 e lode, seguendo il corso in Fashion Stylist and Editor. Pur giovanissima aveva già collaborato a importanti progetti. Nel suo curriculum Gaia aveva scritto: "Il mio motto è: lascia che la vita ti sorprenda, questa è la ragione per cui io sono aperta a tutte le opportunità che si presentano nel mio cammino". Speranze e sogni che si sono infranti in un soffio.

Maurizio Baglioni