
Andrea Prospero, universitario di Lanciano, 19 anni,. frequentava Informatica all’Università degli studi di Perugia, dove è stato trovato deceduto in un appartamento del centro
PERUGIA - Andrea Prospero è morto a causa dei farmaci che ha assunto. È quanto confermerebbe l’autopsia sullo studente 19enne, trovato senza vita in una stanza in affitto, nel centro di Perugia. La prima ipotesi avanzata dal medico legale, Sergio Scalise, sembra essere confermata dagli accertamenti di laboratorio. Bristol di farmaci vuoti erano stati trovati nella camera, farmaci che non erano stati prescritti al ragazzo e sulla cui provenienza sembrerebbero esserci ancora ombre. Come sul denaro utilizzato per pagare quasi due mesi di affitto della stanza, prenotata dall’8 gennaio fino al 20 febbraio. All’ipotesi che Andrea si possa essere suicidato non credono i familiari e lo confermano i legali della famiglia, gli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli: "Anche le nostre private indagini non hanno rivelato alcunché di così anomali nel comportamento di Andrea, né riferito di stati depressivi così evidenti" ha sostenuto l’avvocato Pacelli. I familiari credono che il ragazzo sia finito in una situazione senza via di uscita, che potrebbe averlo indotto a uno stato di ansia non affrontabile tanto da portarlo ad assumere farmaci senza controllo o che sia entrato in contatto con qualcuno che possa averlo indotto a togliersi la vita. Importanti saranno certamente i risultati delle indagini sui cellulari, le sim e il pc di Andrea, acquisite dagli investigatori dopo il soppralluogo nella stanza. Indagini tecniche che sarebbero in dirittura di arrivo. "Solo alla luce dei riscontri sui supporti potremo iniziare a fare delle ipotesi più concrete su base indiziaria. Fino ad ora non ne è possibile una" conferma l’avvocato Pacelli, mentre la famiglia continua a ribadire la volontà di conoscere la verità sulla fine del 19enne.