TERNI Cinquanta esuberi volontari tra ottobre 2024 e marzo 2025, per 37 operai e 13 impiegati, incentivati con una somma che scenderà gradualmente a seconda del mese di uscita: è quanto prevede l’accordo firmato tra la direzione aziendale dello stabilimento Forvia Faurecia, specializzata nella produzione di tubi marmitta, e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, nell’ambito della vertenza aperta dalla multinazionale a causa delle difficoltà attraversate dal settore automotive. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, il piano di esuberi previsto nel sito di Terni - che conta in totale circa 270 dipendenti - è stato giustificato in particolare con il calo, di circa il 50%, del volume di ordini proveniente dal gruppo Stellantis, fino a qualche tempo fa unico cliente dello stabilimento. Calo che l’ingresso di Iveco nel portafoglio clienti non ha saputo compensare. Gli incentivi - sempre secondo fonti sindacali - andranno dalle 26 mensilità lorde per chi lascerà il lavoro a ottobre 2024 alle 10 mensilità per chi uscirà a marzo 2025. L’accordo prevede inoltre un periodo di ‘salvaguardià, che andrà dal primo aprile al 31 dicembre 2025, in cui l’azienda si è impegnata a non porre in essere ulteriori procedimenti di licenziamenti collettivi ma eventualmente a discutere soltanto un altro piano di uscite incentivate e volontarie. Lo stabilimento è già interessato da un piano di cassa integrazione straordinaria che scadrà a primavera 2025.
CronacaSu base volontaria