REDAZIONE UMBRIA

Successo per la Biennale di grafica contemporanea. Viaggio nell’arte di novanta espositori a Monteripido

PERUGIA – Si arriva al Convento di Monteripido e subito si ammirano storia, cultura e paesaggio. Ma la sosta non...

PERUGIA – Si arriva al Convento di Monteripido e subito si ammirano storia, cultura e paesaggio. Ma la sosta non...

PERUGIA – Si arriva al Convento di Monteripido e subito si ammirano storia, cultura e paesaggio. Ma la sosta non...

PERUGIA – Si arriva al Convento di Monteripido e subito si ammirano storia, cultura e paesaggio. Ma la sosta non sarebbe completa senza inoltrarsi nella Galleria intitolata a padre Diego Donati, artista grafico celebrato. Alla sua associazione si deve la Biennale d’arte grafica (nella foot) giunta alla ottava edizione, con autori di vasta fama e un incontro estetico che rappresenta il valore alto dell’arte grafica. Novanta espositori italiani, europei e da diverse parti del mondo offrono un estratto di stili, ispirazioni, proposte, tecniche raffinate. Questa Biennale è probabilmente la migliore delle precedenti edizioni, in un settore che richiede tempi mai affrettati nella stesura e nella lettura delle opere. Maestri conclamati da un pubblico non disattento e autori ben selezionati formano un volume di segni, morbidi colori, chiaroscuri, e di tecniche dall’acquaforte alla ceramolle, dal bulino alla maniera nera che spesso si intersecano in una miscela avvincente. Arduo indicare le fonti di ispirazione: il mito (Glauco Onorato), i respiri del Liberty (Sonia de Franceschi), la natura nelle sue proiezioni, la città (Lanfranco Lanari), la forza nascosta del simbolo da svelare piano, la forma semplicemente ricchissima di spunti (Malgorzata Stanieleswi) il nudo (Daniela Savini che merita il primo premio), le visioni di una realtà altra, il mondo degli animali (Gianni Favaro, Nicola Cecco, Luca Zedda) o personaggi ricreati a suon di citazioni come l’orologiaio di Lolita Donatella Coli. Questo per una memoria veloce che certamente non esclude la bontà innegabile di altre testimonianze. Lieta tradizione era per tutti andare al convento francescano per gustare i presepi, ora e fino al 6 gennaio si aggiunge un richiamo d’arte. E’ aperta ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 18, tranne il lunedì, il 25, 26 e 31 dicembre e il primo gennaio.