
Sulla strada della parità Piazze dedicate alle donne
Nove rotonde stradali intitolate ad altrettante donne: così Città di Castello è prima in Italia per l’affermazione dell’uguaglianza di genere grazie all’Istituto tecnico ’Franchetti Salviani’ che ha vinto il X Concorso Nazionale ’Sulle vie della parità’, promosso dall’associazione Toponomastica femminile e rivolto a scuole di ogni ordine e grado, atenei e centri di formazione. Gli studenti dell’istituto tifernate sono saliti sul gradino più alto con il progetto sulla toponomastica femminile intitolato ’La parità si fa strada’, già recepito dal Comune con l’intitolazione di alcune rotatorie nel capoluogo in base alla proposta didattica elaborata su input di Spi Cgil Alto Tevere e Anpi, in collaborazione con l’Associazione Toponomastica Femminile.
La proposta didattica proclamata vincitrice del concorso, che prevede l’intitolazione di nove rotonde di Città di Castello a donne partigiane, sindacaliste e madri costituenti, è infatti nata due anni fa con l’obiettivo di colmare il gap a sfavore delle donne nella toponomastica locale, dove, in base alla ricerca condotta sui banchi di scuola dell’Istituto Tecnico Franchetti Salviani, solo il 5 per cento delle vie e delle piazze era intitolato a donne. Assieme all’assessorato ai servizi educativi, la delegazione dei ragazzi delle classi quinte vincitori del concorso è stata accompagnata nella cerimonia di premiazione di ieri nell’aula magna del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre, dalla professoressa Liliana Mascolo, dagli insegnanti dell’istituto Simone Palermo e Raffaella Camicia e da Patrizia Venturini dello Spi Cgil Altotevere.
Nel congratularsi con i ragazzi e gli insegnanti dell’istituto per questa progettualità di ampia visione e concreta ricaduta, l’assessore comunale Letizia Guerri sottolinea "la soddisfazione per un riconoscimento che premia un lavoro emblematico del gioco di squadra nella comunità tifernate, portato avanti a partire dal mondo della scuola, fino all’associazionismo e alle istituzioni cittadine, con la consapevolezza di quanto sia necessario continuare a impegnarsi per l’affermazione della parità di genere in ogni ambito della vita sociale, economica e civile, toponomastica compresa". La finalità del concorso nazionale era quella di riportare alla luce la presenza di donne significative per la storia e la cultura del Paese.