REDAZIONE UMBRIA

Summit tra banca e istituzioni locali. Delusa l’associazione Praesidium

Fabio Giovannella: "Da Regione e Comune nessun impegno sui progetti di sviluppo del territorio"

Fabio Giovannella di Praesidium: «Niente accenni ai 22 milioni sottratti agli orvietani e alle imprese locali. Ci sono ancora molti procedimenti pendenti»

Fabio Giovannella di Praesidium: «Niente accenni ai 22 milioni sottratti agli orvietani e alle imprese locali. Ci sono ancora molti procedimenti pendenti»

Un incontro deludente che non ha affrontato il cuore delle questioni più scottanti ed urgenti. Così l’associazione Praesidum valuta la riunione che si è tenuta tra il sindaco Roberta Tardani,, la presidente della Regione, Donatella Tesei, la Cassa di risparmio e il Mediocredito Centrale. "E’ vero che Cassa di Risparmio di Orvieto spa è stata salvata da Mediocredito centrale quando non aveva più patrimonio per poter proseguire le attività-dice Fabio Giovannella di Praesidium – , è anche vero che i dati della semestrale sono molto buoni, anche se in linea con tutte le banche d’Italia che sono ampiamente aiutate a fare più margini, anche a scapito dei costi sostenuti dai clienti per la mediazione, come peraltro rilevato dallo stesso ministro Giorgetti". Per quanto riguarda le noti dolenti dell’incontro, Giovannella afferma: "Sarebbe stato auspicabile che Regione e Comune avessero assunto l’impegno di farsi promotori di progetti per lo sviluppo del territorio, cogliendo così appieno le opportunità offerte dalla nuova proprietà. Non si comprende la dichiarazione fatta dalla sindaca, secondo cui avrebbe seguito ed avrebbe avuto voce in capitolo su tutto il processo di ricapitalizzazione e ristrutturazione. Se fosse veramente così, avrebbe la responsabilità di aver contribuito ad indebolire la Fondazione Cro, che peraltro ha perso ogni rappresentanza negli organi statutari e per questo ha annunciato di aver attivato un possibile contenzioso. Avrebbe in sostanza la responsabilità di aver agito contro gli interessi della Fondazione Cro".

"Ciò che riteniamo più grave – aggiunge Giovannella – è che la sindaca non abbia fatto parola dei 22 milioni che sono stati sottratti ai cittadini orvietani e alle imprese locali. L’ordine di grandezza del danno arrecato al territorio è di gran lunga superiore ai fondi del Pnnr complessivamente destinati alla nostra città. Ci sono ancora molte cause civili e procedimenti penali pendenti sulla questione e circa un migliaio di clienti risulta intrappolato senza alcuna rappresentanza nel possesso dei titoli che formalmente non valgono nulla e che non possono nemmeno dare origine a minusvalenze" Cla.Lat.