di Michele Nucci
L’Umbria ha sfondato il muro dei 7 milioni di presenze turistiche. I dati ufficiali della Regione certificano che il numero delle notti trascorse nelle strutture ricettive nel Cuore Verde nel 2024 sono state pari a 7.318.133, con un più 266mila rispetto all’anno prima che si traducono in un incremento del 6,4 per cento.
E cresce anche il numero degli arrivi, le persone cioè che hanno complessivamente soggiornato in un albergo o in altra struttura: qui siamo saliti di 126mila unità, passando da 2.657.096 arrivi a 2.783.883, con un aumento un po’ più contenuto rispetto alle presenze e pari a 4,8 punti percentuali. Mancano ancora i dati per singolo mese da agosto a novembre ma c’è invece il riscontro di dicembre che sugli arrivi ha fatto registrare un calo di quasi 5 punti, mentre un più 5,2 c’è stato nelle presenze trainate fortemente dalla presenza di stranieri.
Proprio questo aspetto è da prendere in esame: l’anno scorso gli arrivi degli stranieri sono stati 813mila, rispetto ai 738mila del ‘23. Questo ha significato un segno più di ben dieci punti. Numeri percentuali simili sulle presenze, con incremento dell’11,6 e dati assoluti che parlano di 2,4 milioni due anni fa rispetto ai quasi 2,7 milioni del 2024 (2.691.759).
Appare quindi evidente che la fetta interessante di mercato turistico arriva da chi proviene dall’estero. Gli italiani restano comunque i turisti più numerosi in Umbria, con i loro 1.970.541 arrivi rispetto a 1.918.000 circa del 2023 (+2,7%). I pernottamenti hanno invece sfondato il muro dei 4,6 milioni di persone, portandosi a 4.626.374, rispetto ai 4.462.997 dell’anno prima (+ 3,7 per cento).
E’ importante il confronto anche con il 2019, l’anno precedente all’esplosione della pandemia che bloccò gli spostamenti in tutto il mondo. Qui gli incrementi sono addirittura in doppia cifra dato che si parla di un più 10,8 per cento per gli arrivi e di un aumento di ben 19 punti per le presenze (6,1 milioni): insomma, detta in soldoni ci sono stati un milione di pernottamenti in più in cinque anni e più di 250mila persone hanno visitato la nostra regione.
Questo ha fatto si che le strutture ricettive siano aumentate in maniera importante: a fine 2024 erano 7.460, con un incremento del 36 per cento rispetto proprio al 2019 e di oltre dieci punti sul 2023. Diverso il quadro, come accennato, su dicembre: gli arrivi sono calati del 4,9 per cento.
A trainare la diminuzione i visitatori italiani che nel mese natalizio sono scesi a quota 155.041 (-7,4% rispetto al dicembre ‘23), mentre gli stranieri sono aumentati di quasi venti punti e saliti a quota 20.928.
Le presenze di chi proviene dall’estero sempre in questo mese sono aumentate invece del 47,2 per cento, toccando quota 83.501, mentre i pernottamenti degli italiani sono stati più di 340mila con un calo di quasi due punti.
Varia invece di pochissimo l’indice di permanenza media del turista sia italiano che straniero nella nostra regione, che resta in pratica uguale a quello del 2023: alla fine di quell’anno era di 2,59 giorni, mentre alle fine dell’anno scorso era di 2,6 giorni (identico a quello del 2019). Un elemento sul quale il nuovo assessorato dovrà provare a lavorare.