LUCA FIORUCCI
Cronaca

Tar, aperto l’anno giudiziario: "In Umbria tempi dei ricorsi migliori della media italiana"

Diminuiscono gli arretrati del 4,3 per cento, mentre i provvedimenti sono stati 927. Il presidente del Tribunale amministrativo: "I contenziosi riguardano urbanistica e edilizia" .

La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario (Foto Crocchioni)

La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario (Foto Crocchioni)

C’è un’anomalia che finisce per ripercuotersi sull’attività del Tar. Succede in tutta Italia, succede anche in Umbria. Lo sottolinea il presidente del Tribunale amministrativo regionale, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. L’anomalia riguarda nell’assenza di un quadro normativo nazionale che, su alcuni temi, orienti scelte e decisioni al di là del caso singolo. Che, al contrario, da caso singolo si trasforma in ricorso di cui il Tar si deve occupare. Una sorta di "delega" di responsabilità soprattutto su aspetti e ambiti che hanno una valenza più ampia del caso specifico e che, secondo il presidente Pierfrancesco Ungari, avrebbero bisogno di un quadro normativo più generale e puntuali. In questa mancanza normativa, si inserisce l’attività che il Tar dell’Umbria ha svolto, afflitto, sottolinea nella relazione, da carenza organiche che si trasporta da tempo e dalle problematiche legate alla sede di via Baglioni, prestigiosa e importante, ma bisognosa di importanti adeguamenti.

L’attività svolta nel 2024 fa registrare una diminuzione degli arretrati del 4,3%, mentre i provvedimenti che hanno definito i ricorsi sono stati 927, a cui si aggiungono 88 provvedimenti cautelari, contro i 791 e 154 del 2023. Segnali positivi arrivano anche dai tempi di definizione dei ricorsi che, per l’Umbria, sono inferiori alla media. Si parla di 33 giorni, contro 35, per il giudizio cautelare, 19 contro 27 per quello cautelare in materia di appalti, 73 contro 106 per il giudizio di merito sempre in materia di appalti. Dei ricorsi definiti nel 2024, 157 erano stati depositati lo stesso anno, 518 arrivavano dal 2023, 214 dal 2022, mentre 112 avevano una pendenza che superava i tre anni. Sull’attività dell’ufficio umbro continuano, poi, a pesare i procedimenti relativi all’equa durata dei procedimento, legge ex Pinto, 182 nel 2024. "Siamo soddisfatti dell’efficienza dell’ufficio, abbia definito un numero di ricorsi superiori del 39% rispetto a quelli presentanti nel 2024 - commenta il presidente Ungari - La fotografia dei contenziosi dice che questi riguardano controversie in materia di urbanistica ed edilizia con ripercussioni in ambito di vincoli paesaggistici soprattutto per la localizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli impianti di comunicazione elettronica. Il quadro che ne emerge è di un’amministrazione mediamente efficiente".

Luca Fiorucci