D’ora in poi sarà direttamente il Comune e non l’Agenzia delle Entrate a inviare le cartelle esattoriali per cercare di accelerare le riscossioni sulla Tari. E’ quanto ha approvato ieri la Commissione bilancio in merito alle "Misure per il miglioramento della capacità di riscossione delle Entrate dell’Ente. Riscossione coattiva diretta sperimentale" "Con la proposta odierna – ha detto l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore - l’Esecutivo ha deciso di dare attuazione all’azione di riscossione coattiva diretta sperimentale, al fine di accelerare l’attività di riscossione delle entrate, prevedendo di procedere alla riscossione coattiva diretta sperimentale di alcune partite creditorie del Comune fino all’anno 2025, sia di natura tributaria che non tributaria, individuate con apposito provvedimento dirigenziale, provvedendo all’affidamento delle stesse ad Agenzia delle entrate riscossione solo dopo l’esperimento del tentativo di riscossione coattiva diretta". Secondo Edoardo Gentili (FI) l’atto conferma la volontà dell’Amministrazione di raccogliere maggiori risorse per finanziare quei progetti strategici posti alla base del proprio programma di mandato (es. partecipazione). "In particolare la procedura proposta nel documento appare più invasiva di quelle attualmente in vigore, finendo per penalizzare i redditi più bassi e non quelli più alti a fronte di un pari importo delle sanzioni. Il dispiacere, dunque, è dato dal vedere che si cerca di andare a prelevare le risorse necessarie per finanziarie progetti dell’Amministrazione nelle tasche dei cittadini. Soluzione che FI non condivide". Rispondendo a Gentili, l’assessora Alessandra Sartore ha tenuto a precisare che "la proposta non va a toccare le procedure attuate durante la scorsa consiliatura. L’atto, in buona sostanza, si limita a proporre di non dare incarico per una parte della riscossione all’Agenzia delle entrate ma di consentire in via sperimentale agli uffici comunali di procedere alla riscossione diretta nei confronti di alcuni contribuenti morosi. Si tratta peraltro di un’azione che non implica alcun costo, rappresentando una mera forma di internalizzazione di una procedura sperimentale di cui nel tempo si renderanno noti i risultati".
L’assessora ha voluto poi rimarcare che nel recente bilancio di previsione non è aumentata di un euro la pressione fiscale e che l’ipotetica crescita del ricavato delle sanzioni per violazioni del codice della strada rappresenta una mera previsione generata dall’adozione delle nuove regole.