![Giuliano Martinelli, un’autorità in tema di tartufi non solo in Alto Tevere, all’opera insieme a uno dei suoi preziosi cani da cerca Giuliano Martinelli, un’autorità in tema di tartufi non solo in Alto Tevere, all’opera insieme a uno dei suoi preziosi cani da cerca](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YWE4NjA1ZmQtMmYyNS00/0/tartufo-in-altotevere-annata-in-chiaroscuro.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Giuliano Martinelli, un’autorità in tema di tartufi non solo in Alto Tevere, all’opera insieme a uno dei suoi preziosi cani da cerca
PIETRALUNGA – La siccità della scorsa estate ha influito negativamente sulla raccolta del tartufo bianco arrivato tardivo mentre il nero c’è in abbondanza nelle coltivazioni. "Normalmente il bianco si trova tra ottobre e dicembre, ma quest’anno sta nascendo a gennaio è di qualità fantastica e in abbondanza, anche i prezzi sono quindi straordinariamente contenuti. Non voglio parlare di cambiamenti climatici, ma la siccità estiva ha sicuramente influito. Adesso ai ristoratori che di consueto in questo mese iniziano a togliere dai propri menù i piatti a base di tartufo bianco, consiglierei di lasciarli anche fino a febbraio", spiega Giuliano Martinelli esperto cercatore e titolare di un’azienda del settore che fa il punto sulla stagione. "In Umbria è terminata il 31 dicembre la stagione del bianco e in questi mesi, fino a metà marzo, nel cuore verde d’Italia si può però cercare e raccogliere il tartufo nero pregiato che è quello per cui la nostra regione è famosa e che per qualità, equiparo al bianco. Sta nascendo ora in buone quantità e belle pezzature nelle coltivazioni, mentre in natura se ne trova ancora poco, sempre per via delle scarse piogge. Il prezzo all’ingrosso è attualmente sui 500-600 euro al chilogrammo", aggiunge ancora. Come tutti i prodotti della terra anche il tartufo è suscettibile all’andamento meteo: in autunno si è registrata una scarsissima raccolta e soltanto nelle ultime settimane, nei boschi delle regioni in cui si poteva e si può ancora cercare, è iniziato a spuntare in grandi quantità. Molto positiva è invece la stagione del nero, "almeno per quanto riguarda le coltivazioni". Gennaio è anche il mese in cui termina la raccolta del tartufo uncinato (scorzone invernale) e inizia quella del bianchetto.