C’è malumore tra i pubblici esercizi del centro storico. Il problema è legato all’impossibilità di mettere i tavoli all’aperto prima del 28 marzo. La protesta si estende dai bar di piazza Danti a quelli di piazza Matteotti, passando per il Corso, il Gesù e per le vie secondarie dell’acropoli. "Per noi che abbiamo poco spazio all’interno del locale – spiegano dal bar di Marchino - è di vitale importanza poterci allargare anche all’esterno". Gli fa eco Alan dal bar Danti, dove la clientela giovane e soprattutto fatta di studenti e turisti gradisce molto la proposta delle consumazioni servite all’aperto: "Abbiamo perso una grande occasione – ammettono i titolari - Visto anche il clima mite di questo mese, tanti clienti si sarebbero fermati anche all’esterno". Dello stesso avviso il bar Oscar. "La Pasqua è il 31 - fanno notare - ma i turisti cominciano ad arrivare in città qualche giorno prima, soprattutto se è bel tempo. Abbiamo chiesto al Comune di anticipare la data, ma la nostra proposta è rimasta al momento inascoltata". Gli esercenti ieri sono andati a parlare con alcuni funzionari del Comune, facendo presente le esigenze dei locali. "Il tempo è denaro - dicono in coro – Di questo passo abbiamo perso clienti e occasioni di guadagno. Speriamo che il Comune si ravveda e ci conceda i permessi prima del 28 marzo".
Silvia Angelici