Tavoli all’aperto, rischio ’invasione’

Il Comune mette i paletti: l’estensione dell’occupazione di suolo pubblico per i locali sarà gratuita ma limitata

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Il Comune mette i paletti sull’ampliamento degli spazi all’aperto di bar e ristoranti. L’emergenza Covid e le norme di distanziamento sociale hanno costretto bar e ristoranti di tutta la città a rimodulare gli spazi esterni, riducendo notevolmente il numero di tavoli e sedie. Per ovviare a questo problema però il decreto "Rilancio" prevede comunque la possibilità di ampliare le superfici occupabili dagli esercenti ed il Comune ha deciso di porre un limite massimo per la concessione del suolo pubblico. Ogni attività commerciale potrà ampliare gli spazi per non più del 50% della superficie occupata nel 2019. È chiaro che si tratta di una misura indicativa perché l’ampliamento delle superfici dove posizionare i dehors ed ombrelloni dovrà innanzitutto avvenire nel rispetto del codice della strada, mantenendo tutte le misure di sicurezza per garantire l’incolumità dei clienti e degli stessi automobilisti. La regola introdotta dall’ente verrà applicata sia per le attività del centro storico sia per quelle della periferia e l’ampliamento della superficie sarà concesso salvo diritti di terzi. In realtà per ampliare le superfici all’aperto per allestire tavoli ed ombrelloni è necessaria solo una comunicazione agli uffici comunali che possono intervenire solo nel caso le modifiche proposte possano arrecare pericolo. Nel caso dei locali del centro storico la concessione di nuovi spazi non è vincolata dall’autorizzazione della Sovraintendenza, ma deve essere rispettato il regolamento comunale sull’arredo urbano che come ben noto non prevede l’allestimento di gazebo ed indica le caratteristiche standard delle pedane da utilizzare.

"Porre dei limiti di superficie – dice l’assessore all’Urbanistica Francesco Flavoni – era quantomeno necessario per evitare di ritrovarci con un centro storico invaso da tavoli e sedie. Per inviare la comunicazione di ampliamento al comune non ci sono limiti di tempo ed è quindi possibile richiederla in ogni momento". Nessuna tassa da pagare: Il decreto ministeriale ha esentato dalla Tosap gli esercizi commerciali del settore bar e ristorazione dal primo maggio al 31 ottobre. Naturalmente l’imposta non viene applicata neanche sull’area dell’ampliamento. La misura però non riguarda i commercianti spoletini che essendo all’interno del cratere sismico sono esentati dalla tassa di occupazione di suolo pubblico per l’intero anno 2020.

Daniele Minni