REDAZIONE UMBRIA

Ucraina, "taxi francescani" per portare in salvo chi fugge dalla guerra

E' una delle tante iniziative della campagna di solidarietà dei frati minori della Basilica di San Francesco ad Assisi, a sostegno dei conventi in Ucraina. Basta inviare un sms o fare una chiamata da numero fisso al 45515

I frati francescani aiutano gli ucraini in fuga dalla guerra

Assisi (Perugia), 14 marzo 2022 - Dei veri e propri "taxi francescani" per aiutare le persone ad andare oltre confine, al riparo dai bombardamenti: è una delle iniziative messe in piedi dai frati francescani per aiutare la popolazione ucraina. Per sostenere questo prezioso lavoro di pace in zone di guerra, è partita  la campagna di solidarietà dei frati minori conventuali della Basilica di San Francesco in Assisi a sostegno dei conventi francescani in Ucraina.

I frati francescani aiutano i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina
I frati francescani aiutano i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina

«I nostri confratelli - spiegano i frati di Assisi - sono in prima linea nell'accogliere i profughi che scappano dalla guerra: accolgono ogni giorno famiglie disperate e le accompagnano fino al confine. Diamo una mano francescana all'Ucraina, basta un piccolo gesto: un sms o chiamata da numero fisso al 45515 per sostenere i nostri frati al fianco delle popolazioni in fuga». «Le immagini di sofferenza delle sorelle e dei fratelli ucraini - ha commentato il portavoce del Sacro Convento di Assisi, fra' Giulio Cesareo - sono davanti agli occhi di tutti noi. Non possiamo girarci dall'altra parte. San Francesco attraverso la sua vita e il suo esempio ci ha lasciato in eredità il compito di stare accanto a chi soffre. Nel suo nome i frati francescani, nostri fratelli, si adoperano ogni giorno per alleviare le sofferenze di chi scappa dalla guerra, perché l'amore e la solidarietà sono davvero la luce che vince il male». In questa emergenza umanitaria si sono attivate, «in modo diretto, rapido ed efficiente» - affermano i frati - le cinque comunità della Custodia della Santa Croce in Ucraina per accogliere e sostenere i profughi.

«Sono famiglie, soprattutto donne con bambini e anziani. Hanno bisogno di tutto: cibo, vestiti, prodotti igienici, sanitari e un posto sicuro dove dormire e da cui partire. In alcuni conventi abbiamo 'realizzato' dei rifugi antiaerei - ha riferito fra Mikola Orach, frate del convento di Leopoli - e ci occupiamo anche dello spostamento di persone verso confini sicuri; lì ci sono altri nostri confratelli che li aiutano a proseguire il viaggio. Dei veri e propri ' taxi francescanì che garantiscono un approdo a coloro che cercano speranza lontano dai bombardamenti, oltre i confini». Per sostenere la campagna «Una mano francescana all'Ucraina», fino al primo aprile si possono donare 2 euro al 45515 con un sms da cellulare, oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa.