
di Sofia Coletti
Magione punta sempre più forte sul teatro. E lancia una grande stagione di prosa che con undici spettacoli, sei esclusive regionali, due produzioni, grandi temi e interpreti straordinari, celebra i 150 anni del Teatro Mengoni. Il cartellone è stato presentato ieri a Perugia, in un’atmosfera che la dice lunga sull’intesa, la stima e la sintonia tra gli organizzatori, lo Stabile dell’Umbria e il Comune. "Magione è uno dei teatri che sentiamo più vicini – dice il direttore del Tsu, Nino Marino –, da sempre si investe sulla cultura. Per tradizione la stagione del Mengoni è complementare a quella del Morlacchi, con spettacoli di altissima qualità e mai banali".
Rilancia l’assessore comunale alla cultura, Vanni Ruggeri: "L’amministrazione da sempre ha scommesso sul teatro come spazio di vita di una comunità, di cui la stagione di prosa è la punta di diamante. Investiamo anche sull’immobile, presto faremo interventi per l’impianto di climatizzazione". In prima fila c’è anche il vulcanico direttore del Mengoni, Gianfranco Zampetti che annuncia una mostra e varie manifestazioni sull’architetto Mengoni: a Zampetti si deve la ricerca storica sulle origini del teatro. Nato dalla storia d’amore dell’architetto con una magionese cognata del sindaco. E’ poi Bianca Maria Ragni, responsabile del circuito Tsu, a raccontare la scintillante stagione che segna la voglia di ripartire, anche recuperando spettacoli saltati per la pandemia.
L’inaugurazione, proprio nel giorno del 150° anniversario dell’apertura del teatro, giovedì 21 ottobre, è con la premiatissima produzione dello Stabile, “La tragedia è finita, Platonov“ di Liv Ferracchiati che qui fece i provini per un mese. Poi via alle esclusive regionali: il 5 novembre Moni Ovadia dirige Giuseppe Pambieri e Carlo Greco nel thriller psicologico “Nota stonata“, il 19 novembre arriva la danza con “First Love“ di Marco D’Agostin, che rilegge la gara di sci dell’olimpionica Stefania Belmondo, il 3 dicembre grande ritorno di Alessandro Benvenuti con “Panico ma rosa“, un diario del lockdown. Quindi, il 13 dicembre, ecco “Lisistrata“ con Amanda Sandrelli nella commedia di Aristofane riscritta da Ugo Chiti. Il 2022 si apre con l’estro di Matthias Martelli in “Mistero Buffo“ di Dario Fo, il 6 febbraio ancora danza con “Doppelgänger“ della Compagnia Abbondanza Bertoni, il 27 febbraio c’è la produzione dello Stabile “La signorina Giulia“ Leonardo Lidi, riallestita a Magione in vista del debutto all’Elfo di Milano. Poi Valerio Apice l’11 marzo con “Pulcinellesco“ per finire con due grandi commedie: il 24 marzo “La parrucca“ di Natalia Ginzburg con Maria Amelia Monti e il 7 aprile “Mi amavi ancora“ di Florian Zeller con Ettore Bassi e Simona Cavallari. Campagna abbonamenti al via l’8 ottobre.