
Andrea Pennacchi in un’originale rilettura di Marco Baliani: stasera a Spoleto, domani a Foligno, da giovedì a domenica a Perugia
"Un Arlecchino mai visto che riunisce stilemi diversi, frammenti di cabaret, burlesque, avanspettacolo, commedia, dramma, un gran calderone ultrapostmoderno che inanella via via pezzi di memoria della storia del teatro". Parola di Marco Baliani, regista e drammaturgo tra i più originali del panorama italiano che arriva nei teatri umbri con “Arlecchino?“, spettacolo da lui scritto e diretto. Sarà in scena stasera alle 20.45 al Teatro Nuovo Menotti di Spoleto, domani alle 21 al Politeama Clarici di Foligno e poi al Morlacchi di Perugia da giovedì a domenica nei tradizionali orari della stagione, giovedì alle 19.30, venerdì alle 20.45, sabato alle 18 e domenica alle 17.
Nello spettacolo Baliani rilegge in chiave contemporanea la maschera più celebre della Commedia dell’Arte affidandola all’istrionico Andrea Pennacchi, attore noto al grande pubblico televisivo per il personaggio di Pojana e per la serie Sky “Petra“ al fianco di Paola Cortellesi. Con lui recitano Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzuccato, Anna Tringali con musiche di Giorgio Gobbo arrangiate ed eseguite dal vivo dal duo ’I sordi’. "L’Arlecchino che Andrea Pennacchi porta in scena – promette Baliani – farà forse sussultare i tanti Arlecchini che nel tempo hanno fatto grande questa maschera. Lui cerca in tutti i modi di essere all’altezza del ruolo, ma non ne azzecca una, è goffo, sovrappeso, del tutto improbabile, ma è in buona compagnia: gli altri attori, tutti assoldati con misere paghe dall’imprenditore Pantalone, sono al pari di Arlecchino, debordanti, fuori orario, catastroficamente inadeguati. Eppure tutti questi sbandamenti, queste uscite di scena e fughe dal copione, che sono anche uscite nella contemporaneità dell’oggi, queste cadute di stile e cadute al suolo, questo turbinio di azioni e gesti, stanno proprio rifacendo il miracolo della grande commedia goldoniana, in una forma non prevista. Una commedia dirompente, straniante, che ricostruisce la tradizione dopo averla intelligentemente tradita".
Ad accompagnare le recite perugine di “Arlecchino?“ tanti appuntamenti collaterali. Venerdì alle 17.30 al Morlacchi c’è l’incontro del pubblico con la Compagnia e sabato alle 11.30 al T-Trane Record Store (in collaborazione con la libreria Mannaggia) Pennacchi presenta il suo libro “Se la rosa non avesse il suo nome (ed. Marsilio), in dialogo con Enrico Terrinoni. E ancora, sabato alle 18 laboratori creativi per bambini mentre i genitori sono a teatri e domenica alle 17 replica audiodescritta per le persone non vedenti e ipovedenti. I biglietti si possono prenotare al Botteghino del Tsu, allo 075.57542222 o acquistare online www.teatrostabile.umbria.it
Sofia Coletti