REDAZIONE UMBRIA

"Telefonino trovato in cella", l'allarme della polizia penitenziaria

Nel carcere di Perugia

Polizia penitenziaria al carcere di Capanne

Perugia, 29 ottobre 2019 - Trovato un telefonino in carcere. Si tratta dell’ennesimo ritrovamento di un cellulare all'interno di una sezione detentiva della casa circondariale di Capanne a Perugia. La notizia del ritrovamento arriva direttamente dal sindacato: “Questa mattina – spiega il segretario provinciale dell'Osapp Giovanni Zona durante - una perquisizione ordinaria effettuata dal personale di polizia penitenziaria all'interno del carcere di Perugia, un detenuto di origini rumena, è stato trovato in possesso di un cellulare”.

Zona ribadisce che “oramai il ritrovamento di cellulari nelle carceri italiane, è diventata ordinaria amministrazione”, perché “la carenza di personale, ed il poco interesse dell'amministrazione centrale nei confronti del problema, sono la causa di questo stillicidio di ritrovamenti, infatti, ci sono strumenti che rendono inutilizzabili i cellulari in una determinata area, e che se installati, potrebbero risolvere definitivamente il problema”. Appena una decina di giorni fa il carcere aveva ricevuto la visita “senza preavviso” del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. “Sono stato accolto molto bene dalla direttrice e dagli agenti penitenziari – il responso del Guardasigilli – si tratta di una buona struttura, senza grandi sofferenze dal punto di vista del sovraffollamento, ma vi è un’ incidenza importante di detenuti con problemi psichiatrici, che in passato ha causato anche criticità”. E proprio nella stessa occasione il ministro, riferendosi al personale del carcere, ha parlato dell’ “alto livello professionale e di passione”. Subito dopo quella visita lo stesso Bonafede ha annunciato la realizzazione di due nuovi padiglioni nell’istituto penitenziario perugino per ospitare 240 detenuti in più che andranno a occupare i due nuovi spazi da realizzare tra il reparto penale e quello circondariale. Si tratta di un progetto del ministero della Giustizia che riguarda tutto il territorio nazionale e appunto coinvolge anche Capanne, con un incremento del numero dei detenuti pari al 75 per cento. Alla luce di queste novità è chiaro che anche i numeri del personale di polizia penitenziaria dovranno cambiare. Attualmente risultano 226 operativi e proprio il sindacato ha sempre lamentato la difficoltà persino di completare la turnazione su tre turni da 8 ore con il personale attuale.