REDAZIONE UMBRIA

Tensioni nel centrodestra. La mossa di Progetto Perugia: "Il candidato si sceglie qui"

Replica ’indiretta’ della lista romiziana alla volontà di far decidere a Roma il nome di chi correrà da sindaco. "Continuiamo a confrontarci con la città".

Tensioni nel centrodestra. La mossa di Progetto Perugia: "Il candidato si sceglie qui"

"Per accentuare ancora di più la fase del dialogo con la città, stiamo intensificando i nostri sforzi organizzando incontri con le categorie sociali e con i cittadini nei vari quartieri di Perugia, per costruire insieme quel progetto ambizioso e individuare ancora una volta con la città, chi saprà meglio rappresentarlo". Non c’è bisogno neanche di leggere troppo in controluce le dichiarazioni che ieri il capogruppo in Consiglio comunale di Progetto Perugia, Francesco Vignaroli, ha inviato alle redazioni giornalistiche. Parole raffinate e non troppo dirette, per far sapere al resto della coalizione di centrodestra, che la scelta di far scegliere il candidato a sindaco dai tavoli della politica romana, non è affatto gradita. Così come il fatto di non essere stati invitati alla riunione dell’altro ieri. Progetto Perugia, lo ricordiamo, è la lista civica che fu promotrice della candidatura di Andrea Romizi nel 2014 e che nel 2019 risultò con la Lega, il movimento più votato. Ma da qualche mese a questa parte i rapporti con il resto della coalizione, soprattutto con Fratelli d’Italia, si sono notevolmente deteriorati. Il partito di Giorgia Meloni vorrebbe fare un sol boccone dei civici rappresentati da Vignaroli e proprio per questo è arrivata la puntualizzazione. Inutile dire che il nervosismo cresce.

"Far decidere il sindaco a Roma? E’ un segno di debolezza da parte di FdI che non vuole assumersi responsabilità", racconta uno dei rappresentanti di Progetto Perugia a microfoni rigorosamente spenti. Intanto però dopo l’addio a Pp di Nicola Volpi (probabile candidato con FdI), anche l’assessore Otello Numerini sarebbe pronto a lasciare la lista per approdare a Forza Italia a fianco di Romizi. "Ci sono molte cose che sono state fatte ma molte altre sono ancora da fare – dice intanto Vignaroli - Abbiamo cercato di essere soggetto promotore e motore di quel radicale cambiamento a Perugia, costruendo insieme alla Città un progetto ambizioso e coraggioso. Con questa finalità anche oggi continuano gli incontri con cittadini e associazioni per costruire insieme quel progetto della Perugia dei prossimi dieci anni, come abbiamo fatto a Villa Buitoni a giugno, come abbiamo fatto con la quattro giorni di settembre a Piazza della Repubblica – conclude - che ha visto il contributo di oltre duemila cittadini".

Michele Nucci