Tentata truffa all’anziana vedova

I malviventi cercano di farsi consegnare tremila euro inserendosi nelle sue comunicazioni telefoniche

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E’ allarme microcriminalità: una vera e propria escalation di furti, truffe e tentate truffe che desta grande preoccupazioni. Dopo gli ultimi episodi dei giorni scorsi, con una anziana vedova derubata dentro casa nel centro storico da parte di un malvivente che si è finto carabiniere ed i furti da decine di migliaia di euro messi a segno a Sferracavallo, due giorni fa una pensionata di Ciconia è stata oggetto dell’ennesima truffa telefonica con cui hanno tentato di spillarle tremila euro. Inquietanti le modalità con le quali è avvenuta l’operazione, che lasciano intendere come i malviventi tenessero sotto controllo il telefono della donna. Tutto è iniziato con una telefonata alla signora. Dall’altro capo della cornetta la voce di una ragazza che si è spacciata per una nipote che vive da molto tempo in una città del nord. La finta nipote ha chiesto alla donna se fosse disponibile a prendere in consegna un pacco che un corriere le avrebbe lasciato per conto suo e che la finta nipote avrebbe ritirato una volta tornata ad Orvieto. La signora ha accettato, poco dopo ha sentito suonare il campanello; era un uomo che le ha detto di doverle consegnare il pacco, ma in cambio le ha chiesto tremila euro. A quel punto, la donna ha telefonato al numero fisso del padre della vera nipote per avere spiegazioni, ma a risponderle è stata sempre la sedicente nipote che ha cercato di convincerla a pagare, ma invano. A quel punto, di fronte alla fermezza della signora,il tentativo di rubarle i soldi si è infranto, ma resta l’allarme per il sistema utilizzato per tenere sotto controllo i telefoni della donna. Sulla questione sicurezza ha preso posizione anche il sindaco di Parrano ,Valentino Filippetti, dopo l’ondata di furti che ha interessato anche il paese la settimana scorsa, con cinque colpi nelle abitazioni messi a segno nel giro di poche ore. Il sindaco ha promosso un incontro nel palazzo comunale a cui hanno preso parte diversi cittadini e i carabinieri della stazione di Fabro. Fillippetti ha chiesto al prefetto di rafforzare la sicurezza in tutto l’alto orvietano, di installare le telecamere all’ingresso del paese, di verificare la possibilità di accedere a servizi forniti dalla vigilanza privata.

Cla.Lat.