Perugia, 23 dicembre 2024 – Il cerchio si è chiuso nell’arco di poche ore. I presunti responsabili del brutale pestaggio, avvenuto giovedì sera davanti alla farmacia di Fontivegge, sono stati individuati da polizia e carabinieri. Nei loro confronti sono stati disposti i provvedimenti di fermo di indiziati di delitto per tentato omicidio. Si tratta di un ragazzo di ventidue anni e di due minorenni, riconosciuti negli aggressori che colpiscono con una bottiglia in testa la presunta vittima, un marocchino di trentuno anni, e poi lo prendono ripetutamente a calci, anche in testa, quando l’uomo è ormai a terra, calpestato e picchiato ripetutamente.
Da quei video, gli investigatori sono riusciti a dare nome e volto ai presunti responsabili, trovando, a quanto sembra, conferme anche nelle dichiarazioni dell’aggredito. Uno dei presunti picchiatori era stato individuato dai carabinieri quasi contestualmente al primo episodio, perché risultato coinvolto in un’altra rissa in strada. Ma il ferito, giudicato guaribile in 30 giorni, avrebbe avuto un suo ruolo attivo nella rissa. Infatti, l’analisi di ulteriori filmati oltre a quello che è rimbalzato tra molti cittadini, avrebbe permesso di accertare come sarebbe stato il 31enne ad accendere la miccia della violenza, spaccando a sua volta una bottiglia in testa a uno dei tre. Il gruppo avrebbe, quindi, reagito all’iniziale violenza, vendicando quanto subito. Ma cosa abbia spinto il 31enne a picchiare per primo è oggetto degli approfondimenti investigativi. Restano da chiarire i ruoli delle altre persone finite nelle immagini.
Intanto anche per il marocchino pestato è scattata la denuncia a piede libero per lesioni aggravate. I tre fermati, su disposizione della Procura ordinaria e di quella per minori, sono stati separati: il 22enne, di nazionalità tunisina, è nel carcere di Capanne, mentre i due minorenni si trovano nel Centro di prima accoglienza di Firenze. L’episodio ha acceso nuovamente la scintilla della polemica politica da un lato, dall’altro quella della protesta dei residenti che già nei giorni scorsi criticavano la presunta scelta di depotenziare il nucleo di polizia locale di Fontivegge. Ipotesi che la sindaca Vittoria Ferdinandi ha smentito, sostenendo di essere al lavoro con Prefettura e forze dell’ordine per rivedere l’approccio alla questione sicurezza, visto, ha spiegato, che il modello impostato dalla precedente amministrazione si è rivelato inefficace a fronte di nessuna modifica a quanto disposto dai precedenti amministratori.
Allo stesso modo Ferdinandi ha confermato il potenziamento della presenza di pattuglie in strada, sottolineando come l’approccio alla criticità non può essere solo repressivo, ma serve intervenire per riqualificare il quartiere, nel caso specifico, e animarlo dal punto di vista sociale, culturale ed economico. La Lega invoca la presenza dell’Esercito, come già avvenuto in passato.