Terni, 19 gennaio 2017 - C'è anche un dipendente di Terni tra i dispersi dell'hotel Rigopiano, sommerso da una slavina e distrutto dopo le scosse di terremoto del 18 gennaio. L'uomo, Alessandro Riccetti, ha 33 anni. Ha avuto l'ultimo contatto con la madre proprio nella giornata del 18 gennaio, ma da allora di lui non si sono avute più notizie. La vicenda viene attentamente seguita dalla prefettura di Terni, che è in stretto contatto con la famiglia del disperso, le autorità e i soccorritori abruzzesi.
«Non abbiamo ancora nessuna notizia di lui, aspettiamo. Ma vogliamo vivere privatamente questi momenti»: a dirlo all'Ansa è una zia di Alessandro Riccetti, il ternano di 33 anni disperso dopo la valanga che ha colpito l'hotel Rigopiano di Ferindola, nel pescarese, di cui era dipendente. La donna, insieme agli altri familiari del giovane, sta seguendo da Terni la vicenda, in stretto contatto con la prefettura e i soccorritori.
Riccetti, conferma la parente, ha avuto un ultimo contatto telefonico con la madre intorno alle 16 del 18 gennaio, poi di lui nessuna traccia. Laureato in Lingue straniere per la comunicazione internazionale, 33 anni da compiere tra tre giorni, il giovane lavorava dal dicembre 2015 nella struttura alberghiera del Gran Sasso come addetto alla reception. In precedenza aveva operato con le stesse funzioni presso altre strutture alberghiere umbre, in particolare tra San Gemini e Perugia.
I primi soccorritori sono arrivati all'hotel Rigopiano, trovando una totale distruzione. Un vero e proprio inferno bianco, con la slavina che ha sommerso tutto. Intanto, sulla vicenda dell'hotel Rigopiano, la procura di Pescara ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Nell'albergo erano registrati 22 ospiti - tra i quali due bambini - e 7 operatori dello staff. I soccorritori, entrando nell'albergo, hanno girato brevi video, che mostrano il caos e la distruzione provocati dalla neve. "E' arrivata la valanga, sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire", dice Giampiero Parete, 38 anni, residente a Montesilvano, uno dei superstiti.