Terni, 13 febbraio 2016 - Dopo la bagarre in basilica nella notte tra il 12 e il 13 febbraio, quando un gruppo di parrocchiani di San Valentino ha fatto vero e proprio "muro umano" per impedire il trasferimento delle spoglie del santo in Duomo per le solenni celebrazioni Valentiniane, adesso spunta il caso della "controfigura". Il vescovo di Terni-Narni-Amelia, monsignor Giuseppe Piemontese, infatti, non la vuole dare vinta ai fedeli rivoltosi e ha confermato che il solenne pontificale si terrà comunque in Duomo, domenica 14 febbraio alle ore 9. Anche senza santo. Al posto dell'urna contenente le spoglie del patrono di Terni e protettore degli innamorati il vescovo ha fatto collocare davanti all'altare un busto d'argento raffigurante il volto di San Valentino. Una statua al posto delle spoglie dunque. Inoltre sul colle Valentiniano non ci saranno messe (ma nemmeno nel resto di Terni, ndr) come invece sembrava essere stato ipotizzato dallo stesso vescovo nella tumultuosa notte di venerdì nel tentativo di raggiungere un compromesso. Ma l'accordo non c'è stato e Piemontese si è irrigidimento ancora di più. Il vescovo vuole le scuse della parrocchia. "Se non ci sarà un ripensamento all’ultimo momento da parte della parrocchia di san Valentino continueremo il programma della festa così come stabilito, ma senza l’urna di san Valentino rimasta nella basilica" ha scritto il presule in una nota stampa.
"Quello che abbiamo proposto quest’anno per la festa di san Valentino - dice la nota della curia - era un progetto bello per la città intera, condiviso da tantissima gente della città e di fuori, non condiviso da una parte della parrocchia di San Valentino e ostacolato con la prepotenza e violenza, ieri sera, da un esiguo gruppo di persone, che con premeditazione hanno organizzato il tutto” commenta il vescovo Giuseppe Piemontese all’indomani della protesta dei parrocchiani di San Valentino che ha impedito il trasferimento dell’urna del santo in Cattedrale". Il vescovo ha incassato la solidarietà del Consiglio pastorale diocesano. Nessuna reazione ufficiale, invece, sul sito del Comune di Terni.