LUCA FIORUCCI
Cronaca

"Ti dò la dose", ma la violenta. Spacciatore condannato: la pena è sei anni di reclusione

L’uomo, 35 anni di origine marocchina, sarà espulso. Aveva attirato la donna in un edificio abbandonato e l’aveva costretta con la forza a un rapporto sessuale in cambio dello stupefacente .

"Ti dò la dose", ma  la violenta. Spacciatore condannato: la pena è  sei anni di reclusione

"Ti dò la dose", ma la violenta. Spacciatore condannato: la pena è sei anni di reclusione

Sei anni di reclusione e altrettanti di interdizione dai pubblici uffici. Espulsione dall’Italia. È la condanna che il tribunale di Perugia ha inflitto a un uomo marocchino di 35 anni, accusato di aver abusato sessualmente di una donna. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo, risultato essere uno spacciatore, avrebbe attirato la vittima in un edificio abbandonato con la scusa di concludere uno scambio di droga per poi costringerla con violenza a subire un atto sessuale. La presunta cliente, secondo quanto ricostruito, avrebbe dovuto pagare la dose con un paio di scarpe non avendo denaro contante per l’eroina. Ma al momento del pagamento, quando i due si erano spostati all’interno dell’edificio e quindi si trovavano lontano da occhi indiscreti, il 35enne avrebbe cambiato le carte in tavola e avanzato una richiesta di diverso tipo. Il costo della dose, invece del paio di scarpe, sarebbe diventato, infatti, un rapporto sessuale, tanto che lo spacciatore si sarebbe anche spogliato per poi reiterare la richiesta, alla quale la cliente avrebbe risposto con un perentorio no. Al rifiuto della donna, si sarebbe consumata la violenza.

L’uomo avrebbe bloccato la vittima tenendola per le braccia e, dopo averla scaraventata su un materasso che si trovava in terra, l’avrebbe spogliata a forza, strappandole anche la maglietta, per poi abusarne, mentre con una mano le avrebbe chiuso la bocca per non farla urlare. L’uomo, difeso dall’avvocato Vincenzo Bocchicchio, è stato condannato anche a una provvisionale di 10mila euro, mentre per il risarcimento, la quantificazione è stata rinviata al processo in sede civile.