Torna Encuentro Le mille voci dell’attualità

Letteratura in lingua spagnola ma anche guerra e politica per il Festival, dal 29 maggio al 2 giugno a Perugia e Castiglione del Lago

Torna Encuentro Le mille voci dell’attualità

Torna Encuentro Le mille voci dell’attualità

Torna per celebrare la letteratura e la cultura contemporanea in lingua spagnola, con un fitto cartellone di incontri e di ospiti che dal 29 maggio al 2 giugno animeranno Perugia e Castiglione. Ma per questa undicesima edizione, il festival “Encuentro“ punta dritto anche sul presente e la sua drammatica attualità. "Non si può parlare di libri e cultura senza discutere di guerra e di pace. Anche se noi non ci schieriamo a fianco di nessuno" dice Giovanni Dozzini, ideatore e direttore del Festival con il fratello Rocco, nel presentare il cartellone al cinema Mélipès. E così uno speciale focus sui conflitti in Ucraina e Palestina affiancherà incontri su libri, politica, storia e sport.

Si comincia mercoledì 29 maggio a Perugia con lo scrittore Bruno Arpaia in una lectio magistralis su Gabriel García Márquez nel decennale della morte, il giorno dopo lo scrittore basco francese Amets Arzallus Antia presenterà a Perugia (e il 31 a Terni) il suo libro “Fratellino“, molto amato da Papa Francesco. Venerdì 31 uno degli ospiti più attesi di Encuentro, Neri Marcorè (foto sotto) che presenterà il suo primo film da regista, “Zamora“, al PostMod di Perugia e a Castiglione del Lago. Ma sarà anche il giorno del primo dei tre incontri sulle guerre, il dibattito all’Università per Stranieri sul conflitto in Ucraina con la scrittrice ispano-ucraina Margaryta Yakovenko (foto sopra), Oleg Nikolaevic Misko dell’Università di San Pietroburgo (in video-collegamento), i docenti Emilio Cassese e Francesco Randazzo. Sabato primo giugno a Castiglione Ada Colau, sindaca di Barcellona dal 2015 al 2023, parlerà con lo scrittore Alessandro Robecchi di pacifismo e di come vengono raccontate le guerre sui media mainstream, domenica 2 sarà la volta della guerra a Gaza, con la scrittrice palestinese Suad Amiry, i giornalisti Raffaele Oriani e Simona Maggiorelli. Sul perché non ci siano voci da Israele, "quello che accade a Gaza – dicono gli organizzatori – è epocale e noi offriamo una ribalta a chi non ha voce".

Sul fronte letterario sono attesi anche Sigfrido Ranucci, Diego Díaz, Rosario Villajos, lo scrittore nicaraguense Sergio Ramírez. Da sottolineare anche la fittissima rete di collaborazioni con le realtà del territorio e i progetti nelle scuole che hanno coinvolto più di 500 ragazzi di sei istituti.

Quest’anno manca del tutto la dimensione performativa. "Non ci sono spettacoli teatrali e concerti perché il budget è molto inferiore all’anno scorso. Non abbiamo vinto il bando della Fondazione Perugia e mettiamo risorse di tasca nostra" dice con amarezza Dozzini. in Umbria, aggiunge, "è sempre più difficile fare cultura a meno che non si abbia una declinazione naturalistica e green, che punta sulla sostenibilità e le ricadute turistiche".

Sofia Coletti