
L’incidente che è costato la vita a Umberto Rosito è avvenuto lungo l’A1. , tra i caselli di Orvieto e Fabro in direzione nord all’altezza del chilometro 446
Una spiegazione anche piuttosto chiara sui motivi che hanno causato la terribile morte dell’operaio Umberto Rosito la polizia stradale di Orvieto ce l’avrebbe già e l’avrebbe indicata nel fascicolo per omicidio stradale aperto dal magistrato ternano Raffaele Pesiri. Rosito, trentasette anni, è stato travolto da un tir nel tratto umbro dell’autostrada del Sole, tra i caselli di Orvieto e Fabro in direzione nord all’altezza del chilometro 446, mentre stava lavorando in un cantiere per la manutenzione stradale. Al momento il riserbo sulle prime risultanze dell’indagini è massimo.
Il conducente del mezzo pesante, un cittadino di origini tunisine di trentaquattro anni è stato immediatamente sottoposto all’etilometro che ha dato esito negativo. Non si escludono la distrazione, un malore o un colpo di sonno, ma gli investigatori sono ancora al lavoro sui rilievi eseguiti sul luogo della tragedia. Le esequie di Rosito, residente da anni a Orvieto, sposato e padre di una bambina di tre anni, si terranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Sferracavallo. La polizia stradale, al comando di Massimiliano Bolli, ha accertato che al momento dell’incidente il cantiere stradale era correttamente segnalato e che tutti gli operai impegnati avevano regolarmente indossato gli indumenti di sicurezza catarifrangenti.