Una partecipazione che non si vedeva da anni. Si è chiuso con la sensazione di un clima nuovo il congresso del Partito Democratico del Trasimeno, primo evento in presenza - nella storica sede di Moiano - dall’inizio della pandemia. Stefano Vinti, magionese di 53 anni già da un decennio segretario di Magione, è stato eletto con 93 voti valiti su 94 votanti (con un’unica astensione), un’adesione altissima al congresso considerato che i delegati erano circa un centinaio. Molti dei contributi che si sono susseguiti hanno riguardato il tema della Sanità, con critiche al nuovo al nuovo piano sanitario che dovrebbe essere approvato in regione nei prossimi mesi. Due i nodi centrali della discussione e su cui il Trasimeno ha annunciato di voler guidare la battaglia: il fatto che il Distretto di questo territorio verrà accorpato a Città di Castello e che nel programma non c’è alcun riferimento alle questioni cruciali come la fine dei lavori all’ ospedale di Castiglione e all’ex ospedale di Città della Pieve. Tra i volti più noti della scena Dem il segretario regionale Tommaso Bori, la capogruppo in Regione Simona Meloni, l’onorevole Valter Verini, il vicepresidente dell’assemblea legislativa Michele Bettarelli. Il Pd del lago esce dalla giornata di ieri forte dei suoi 850 iscritti (un calo fisiologico - è stato detto - dovuto alla pandemia) ma l’obiettivo "è tornare sopra i mille già nel 2022". I circoli attivi sono trentacinque compreso l’Unione comunale di Corciano, altra novità dell’evento che ormai vede l’ingresso nella Federazione del Trasimeno anche del Pd corcianese, non un caso dunque la presenza del sindaco Cristian Betti e di Lorenzo Pierotti.
CronacaTrasimeno, Stefano Vinti segretario del Pd