REDAZIONE UMBRIA

Trasporti pubblici, drastico taglio

La riduzione estiva può essere quantificata in circa 27mila chilometri. "Duro colpo per le fasce più deboli"

Circa 27mila chilometri di ‘trasporti’ tagliati. Tanto pesa la riduzione elaborata per l’estate sulla mobilità locale: Città di Castello è uno dei territori dell’Umbria a subire di più il taglio del trasporto pubblico varato nei giorni scorsi dalla Regione. E’ la Filt Cgil, il sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto, a stimare che nel periodo estivo la città subirà una perdita di circa 27 mila chilometri di corse degli autobus. "Un colpo durissimo soprattutto per le fasce più deboli della popolazione – commenta Cgil – anziani, giovani e lavoratori che contano sul mezzo pubblico tanto più ora, con un caro carburanti oramai insostenibile".

Le modifiche proposte producono una riduzione dei servizi urbani di committenza del comune di Città di Castello nel programma di esercizio estivo sulle linee che servono gli spostamenti soprattutto da e per le frazioni con alcune tratte che nel mese di agosto verranno completamente soppresse. La rimodulazione prevede la riduzione del 50% delle corse dal 1° al 28 agosto. Una questione già finita al centro di alcune polemiche. Tra l’altro anche il sindaco Luca Secondi ha già scritto alla regione dell’Umbria e al gestore del trasporto pubblico locale Ishtar Scarl per lamentare che la definizione dei tagli delle corse e delle percorrenze chilometriche su gomma tra il 27 giugno e il 10 settembre sia stata "definita unilateralmente, senza previa discussione". Oltre al danno pure la beffa: i benefici economici dell’operazione "ricadranno solo sulla Regione e non sulla parte di contributo che il Comune eroga annualmente per il trasporto pubblico". Una vicenda che è stata sollecitata anche dall’associazione "Il Mosaico" la cui presidente Rita Cuccarini ha scritto alla governatrice Donatella Tesei evidenziando che "questi tagli vanno a penalizzare la nostra comunità da quell’afflusso turistico che la rende protagonista nel periodo estivo. E’ inconcepibile che siano stati fatti senza un confronto preventivo con le amministrazioni comunali". Sono stati tolti dal mese di giugno collegamenti importanti verso Gubbio, Arezzo, Citerna, Montone; soppressa ad agosto la corsa verso Montesca.

"E’ vero: l’Umbria ha un cuore verde e gioca una partita fondamentale sul turismo, ma ci sembra che in questo modo, si scoraggi ancora di più l’uso del mezzo pubblico e si penalizzi un territorio ", conclude Cuccarini per conto de Il Mosaico.