
Il terribile incendio di lunedì sera, gravemente ustionato lavoratore di 26 anni
Dopo il terribile infortunio sul lavoro di lunedì scorso, per cui un operaio di 26 anni resta ricoverato in gravi condizioni al Sant’Eugenio di Roma per le ustioni riportate, l’ex assessore comunale all’ambiente, Mascia Aniello, chiede alla Regione la sospensione parziale dell’attività e il riesame dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) alla Tapojarvi, la società finlandese che gestisce il parco scorie di Ast. Il lavoratore, dipendente Tapojarvi, era impegnato nel trasporto delle scorie quando l’incendio ha avvolto il mezzo di cui era alla guida. Con una lettera aperta, Aniello si rivolge alla governatrice Stefania Proietti e all’assessore regionale all’ambiente Thomas De Luca. "Scopo di tale missiva – si legge – è indurre una riflessione rispetto alle modalità di prelievo, trasporto e consegna della scoria, soprattutto alla luce degli ultimi, tragici avvenimenti. Gli operatori addetti alla logistica inerente tale materiale siderurgico, a temperature non dissimili da quelle della lava vulcanica, svolgono queste mansioni in assenza di qualsiasi dispositivo di sicurezza realmente utile a prevenire danni alle persone in caso di incidente, come abbiamo potuto tristemente constatare. Si tratta oggettivamente di un sistema molto obsoleto (...) Eppure da anni esistono tecnologie e sistemi di trasporto automatizzati e/o con modalità di controllo remote, che consentono la movimentazione della scoria incandescente in ambiente totalmente confinato e senza dover sottoporre gli operatori a inutili, evitabili quanto prevedibili pericoli. Tali tecnologie, già disponibili e brevettate non solo all’estero, ma anche in Italia, non solo ridurrebbero drasticamente l’incidenza di episodi nefasti, ma in qualche caso sono anche in grado di contenere la conseguente polverosità". Quindi la richiesta di "sospendere parte dei lavori e delle attività autorizzate (tecnologicamente inadeguate per garantire la sicurezza dei lavoratori e la salute pubblica), avviando l’iter per la diffida e la sospensione dell’attività a tempo determinato", nonché di " disporre il riesame dell’Aia per modifica sostanziale, consistente nella progettazione e installazione di un impianto automatizzato per il trasporto della scoria liquida e semisolida". "Mascia Aniello – così il direttivo provinciale Fismic in relazione alle dichiarazioni rilasciate dopo l’incidente – ha asserito di aver denunciato agli organi competenti il mancato rispetto delle normative ambientali e di sicurezza, evidenziando conflitti d’interesse tra controllori e funzionari pubblici, dichiarazioni forti di cui vorremmo avere riscontri ufficiali e risposte"