Cinquantacinque anni. Morta mentre andava a lavorare. L’ultimo giorno dell’anno. Sì è chiuso ocsì, con l’ennesima vittima, il 2024, un anno maledetto per l’Umbria dal punto di vista degli incidenti stradali: i morti sono stati 59, con lei, Monia Massoli, la donna di 55 anni travolta e uccisa in bicicletta nel Marscianese. Andava a lavoro, al ristorante dove prestava servizio, tanto più in particolare nelle “occasioni“, come appunto il cenone di Capodanno. La tragedia si è consumata nel pomeriggio del 31 dicembre lungo la strada 375, tra le frazioni Papiano e Schiavo, a poca distanza da Marsciano. Monia Massoli era in sella alla sua bici quando è stata investita e travolta da un’auto che sembra svoltasse per imboccare una via interna. Alla guida della macchina c’era un uomo, 33 anni. Che si è fermato, ha avvisato i soccorsi e chiesto aiuto. Ma, purtroppo, per la donna non c’era più niente da fare.
Il doppio impatto, contro la macchina e poi contro l’asfalto, non le ha lasciato appello: è morta sul colpo, praticamente a metà strada tra casa e lavoro. Niente hanno potuto gli operatori del 118 che pure hanno cercato di strappare la donna a quel tragico destino. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia locale. E sono stati i vigili urbani a occuparsi dei rilievi: l’obiettivo è quello di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Intanto la Procura di Spoleto, che ha competenza per il territorio di Marsciano, avrebbe aperto un fascicolo: omicidio stradale, l’ipotesi di reato. Sarebbe in corso di valutazione anche la opportunità di eseguire l’autopsia sul corpo della 55enne per avere, eventualmente, ulteriori elementi investigativi.
Monia Massoli era molto conosciuta e apprezzata nel Marscianese per il suo impegno nel lavoro e la sua generosità. Molti sui social la ricordano con commenti di profondo cordoglio.