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Sono intervenuti i vigili del fuoco e l’elisoccorso Nibbio. Indagano i carabinieri
Codice rosso per un incidente sul lavoro avvenuto nella mattinata di ieri in un’azienda metalmeccanica nella zona industriale di Città di Castello dove per cause al centro di delicate indagini, è rimasto gravemente ferito un uomo di 36 anni. Il fatto ha causato molto movimento nella zona di Regnano in via Antoniucci dove attorno alle 10.30 è arrivato l’elisoccorso ed è atterrato tra i capannoni, per poter trasferire in tutta velocità il trentaseienne a Perugia. L’uomo ha riportato danni seri agli arti superiori e inferiori, ma quello che desta maggiore preoccupazione sono le condizioni di una gamba. Attualmente è ricoverato all’ospedale Santa Maria della Misericordia per le cure del caso.
La prognosi è riservata. Da una prima sommaria ricostruzione dei fatti sembra che il lavoratore stesse movimentando una lastra d’acciaio quando si sarebbe sganciata una delle catene e avrebbe colpito l’uomo. Ovviamente i dettagli del fatto sono al centro delle indagini condotte dai carabinieri intervenuti sul capannone insieme ad ambulanze, vigili del fuoco, polizia locale e Usl. Il ferito (classe 1988, residente a San Giustino) è stato trasferito in elicottero in codice rosso all’ospedale di Perugia e al momento dei soccorsi era cosciente seppur in gravi condizioni.
Nel piazzale antistante l’azienda è atterrato l’elisoccorso Nibbio con la polizia locale che ha fornito il supporto necessario per la viabilità nella zona industriale. I tecnici del servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro della Usl 1 hanno avviato gli accertamenti del caso e posto sotto sequestro l’ala del capannone, sia il macchinario per lo spostamento della lastra d’acciaio che la zona specifica in cui si trovava il trentaseienne. Quello di ieri è il secondo incidente sul lavoro nel giro di pochi giorni che si verifica in Umbria. Una settimana fa a Perugia mentre stava lavorando in un capannone aveva perso la vita un ragazzo di soli 33 anni di Salerno rimasto schiacciato in una pressa; era addetto alla manutenzione in un macchinario. Fatti drammatici che riaccendono ancora una volta i riflettori su questa importante tematica e sulle misure da applicare per evitare che succeda ancora.