Troppe saracinesche abbassate: "Senza negozi le città non vivono. Meno servizi, vivibilità e sicurezza"

Studio Confcommercio: “In poco più di dieci anni sono sparite 108 attività al dettaglio nel centro di Perugia e 82 in quello di Terni. La gente vuole vivere nei quartieri dove ci sono più esercizi di prossimità“.

Troppe saracinesche abbassate: "Senza negozi le città non vivono. Meno servizi, vivibilità e sicurezza"

I negozi sono presìdi e luci accese sulle città

Ogni saracinesca che si abbassa è una luce in meno nel quartiere, un punto di riferimento e un presidio sociale per gli abitanti che viene a mancare. Lo sa bene Confcommercio quanto vale in termini di “ricchezza collettiva“ un negozio di prossimità. Da qui l’allarme. "In poco più di dieci anni sono sparite 108 attività di commercio al dettaglio nel centro storico di Perugia e 82 in quello di Terni. I nostri interventi e i nostri progetti sono in linea con il sentiment dei cittadini. In autunno un grande evento su questo tema. I risultati dell’indagine qualitativa Confcommercio-SWG resi noti oggi confermano ciò che diciamo da tempo: senza negozi di prossimità le nostre città e i nostri borghi sono avviati alla desertificazione. Finalmente questa consapevolezza e questa preoccupazione si stanno facendo largo anche tra i cittadini. Crediamo che nell’alleanza tra imprese, cittadini, interlocutori politici sia la chiave per invertire una tendenza in atto, la cui pericolosità è ormai sotto gli occhi di tutti". Giorgio Mencaroni, presidente di Confcommercio Umbria, commenta così i dati emersi dall’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con SWG nell’ambito del progetto Cities, che si occupa di contrasto alla desertificazione commerciale nelle città italiane e di sviluppo del valore sociale delle economie di prossimità. Progetto che vede l’Umbria, a partire da Perugia città capoluogo, tra i protagonisti della fase di sperimentazione in corso. Secondo la ricerca, gli italiani vogliono vivere nei quartieri dove ci sono più esercizi di prossimità, perché questi rafforzano le comunità (per il 64% degli intervistati), fanno sentire più sicure le persone (57%) e fanno crescere il valore delle abitazioni (fino al 26% in più). E nove persone su dieci scelgono il quartiere in cui vivere proprio in base alla presenza di esercizi di prossimità. Scorrendo ancora le pagine dello studio, più preoccupante il confronto tra i dati del 2012 e quelli 2023, visto che il centro storico di Perugia ha perso ben il 30,95% delle sue attività commerciali, contro il 13,98% del resto del territorio comunale.

"I negozi di vicinato – conclude Mencaroni – svolgono un ruolo sociale insostituibile, anche nell’era digitale. Non lo diciamo solo noi, lo dicono i cittadini".

Silvia Angelici