
L'Arma ha bloccato i malviventi sulla E45
Todi, 19 marzo 2025 - Il “giochino” è sempre quello. Terrorizzare gli anziani con la falsa telefonata del figlio in pericolo e dunque bisognoso di soldi. Ma il trucco si è inceppato. Arrestati in flagranza di reato un 31enne, con precedenti specifici, e una 32enne, entrambi di origini campane, ritenuti responsabili del reato di estorsione in concorso ai danni di una coppia di anziani, di 88 e 90 anni. Il risultato è maturato a seguito di una segnalazione giunta dalla Compagnia di Tolentino, dove, nel corso della stessa giornata, era stata perpetrata una estorsione con la nota modalità della telefonata del sedicente carabiniere.
Nello specifico, la vittima, 88enne, era stata contattata da un individuo che, spacciandosi per un militare dell’Arma, le aveva riferito che il figlio era stato arrestato per aver investito un bambino di quattro anni. Successivamente, un falso avvocato si sarebbe presentato a casa dell’anziano per ottenere una somma di 15.000 euro, richiesta per evitare ulteriori conseguenze giudiziarie in capo allo stretto familiare.
Nel disperato tentativo di "salvare" il figlio, l’anziano ha consegnato ai truffatori tutto ciò che aveva in casa: 600 euro in contanti, monili in oro per un valore di circa 2.000 euro e, con un gesto particolarmente toccante, la moglie di quest’ultimo, 90enne, la fede nuziale che da oltre 62 anni portava al dito, sfilandola per la prima volta per assecondare la richiesta dei malviventi.
Grazie alle tempestive indagini e alla puntuale azione di coordinamento tra i reparti dell’Arma coinvolti nelle ricerche, l’auto utilizzata dai truffatori per allontanarsi dal territorio marchigiano è stata individuata e agganciata sul suolo umbro, a Massa Martana. Dopo un attento pedinamento, il veicolo è stato bloccato in sicurezza lungo la SS E45. I due sono stati arrestati e la refurtiva recuperata.