
L’uomo, 86 anni, dopo essersi accorto della truffa ha presentato denuncia ai carabinieri di Spoleto
SPOLETO – "Sua figlia è in carcere per un incidente stradale, per farla uscire bisogna pagare". Sono le parole che un finto carabiniere avrebbe detto, al telefono, ad un uomo spoletino di 86 anni che, vista la situazione, ha anche consegnato oltre 10mila euro ad un sedicente avvocato. All’uomo, al telefono, avrebbero fatto ascoltare anche la voce di una donna che chiedeva aiuto e l’anziano ha eseguito gli ordini del carabiniere, ma quando ha scoperto che la figlia non era in carcere si è rivolto al commissariato di polizia ed ha presentato denuncia contro ignoti. L’anziano ha raccontato agli agenti che un uomo gli aveva telefonato qualificandosi come appartenente all’Arma dei carabinieri e, dopo avergli riferito che la figlia era stata tratta in arresto in quanto responsabile di un grave incidente stradale, gli ha chiesto il pagamento di una multa per procedere alla sua scarcerazione.
Convinto della veridicità di quanto gli era stato riferito, anche per aver creduto di ascoltare telefonicamente la voce della figlia che chiedeva aiuto, l’anziano ha consegnato il denaro (circa 12mila euro in contanti) ad un finto avvocato che, nel frattempo, si era portato sotto la sua abitazione per riscuotere la somma. Sono quindi scattate le indagini, mentre nel frattempo un uomo era stato fermato per un episodio analogo fatto avvenuto a Campello sul Clitunno. Si tratta di un 37enne già denunciato dai carabinieri di Chiaravalle che l’anziano spoletino ha riconosciuto essere quello che si era appropriato del suo denaro.