Truffe agli anziani e allarme spaccio. Le emergenze del nuovo questore

Luigi Mangino: "Contesto locale legato alla microcriminalità, ma questa è una realtà fatta di bella gente"

Il contrasto a spaccio e consuno di droga che ha fatto di Terni una città tristemente nota a livello nazionale, e quello alle truffe agli anziani, reato particolarmente odioso in quanto colpisce una delle fasce più deboli: queste le priorità d’intervento del nuovo questore Luigi Manginom che ieri si è insediato al conando degli uffici di polizia di via Antiochia. Cinquantasette anni, laureato in giurisprudenza, Mangino è entrato in polizia nel 1986 e l’ultimo incarico ricoperto, prima di Terni, è stato quello di dirigente del commissariato sezionale di Roma Prati. E’ al suo primo incarico da questore "Vengo in una bella realtà – così il dottor Mangino – , fatta di bella gente, e ringrazio il Capo della polizia per avermi dato la possibilità di dirigere una questura così prestigiosa". Sul fronte dei reati, Luigi Mangino ha affermato che "il tema droga va affrontato con il massimo impegno, in una realtà caratterizzata sia dallo spaccio che dal consumo di stupefacenti". "Il contesto di Terni è legato soprattutto alla microcriminalità e, con la collaborazione di tutte le istituzioni e delle altre forze dell’ordine – ha detto ancora il questore – , sono convinto che potremo svolgere un ottimo lavoro". Particolare attenzione verrà destinata anche alle truffe nei confronti degli anziani: "Un reato che colpisce persone deboli e che causa non solo un impatto materiale in termini economici ma anche psicologico, quindi particolarmente grave". Riguardo i vigilantes, Mangino ne apprezza la collaborazione fermo restano che la sicurezza, ha sottolineato, è compito delle forze di polizia.