LUCA FIORUCCI
Cronaca

Truffe on-line, nei guai cinque persone

Prosegue la caccia ai predoni della Rete. Quattromila euro complessivi indebitamente incassati da cinque persone, denunciate in diverse circostanze dai...

Prosegue la caccia ai predoni della Rete. Quattromila euro complessivi indebitamente incassati da cinque persone, denunciate in diverse circostanze dai carabinieri del comando provinciale di Perugia. I denunciati, riferisce il comando provinciale dell’Arma, sono tutti residenti in altre regioni, e sono ritenuti responsabili di truffa, ai danni di ignari cittadini che vivono in diverse località della provincia. Diverse anche le modalità con le quali i raggiri sarebbero stati compiuti, confermando come le minacce che partono da telefoni o da internet sono variegati e, anche nel caso in cui si tratti di modalità ormai conosciute, risultino ancora efficaci.

A Valfabbrica, una 48enne si sarebbe finta la figlia della presunta vittima, un 68enne del luogo, e con il pretesto di dover acquistare un telefono cellulare, si sarebbe fatta versare fraudolentemente la somma di 996 euro su una carta prepagata a lei intestata. A Bevagna, un 24enne, dopo aver inserito un annuncio sul web per la vendita di cerchi in lega, dopo essersi fatto accreditare l’importo concordato da un 67enne, 320 euro tramite bonifico, è diventato irreperibile senza aver consegnato i cerchi oggetti della vendita.

A Pietralunga, un 20enne e una 46enne, in concorso tra loro, secondo l’accusa, avrebbero indotto un 68enne a fare a loro favore un bonifico di 800 euro in relazione all’acquisto di un motore per un’auto pubblicizzato su un sito internet. Motore che l’acquirente, come denunciato, non ha mai ricevuto.

A Bastia Umbra, un 36enne, dopo aver contattato telefonicamente un 32enne del posto, lo avrebbe convito a fare due due ricariche su un conto corrente a lui intestato per un importo di 2.000 euro, per poi rendersi irreperibile. I militari dell’Arma tornano a "invitare ancora una volta i cittadini, potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi immediatamente alle stazioni dell’Arma distribuite capillarmente nei 59 comuni della provincia o inviare segnalazioni al 112, così da consentire di poter attuare investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali condotte subdole, utili per poter risalire ai responsabili di siffatti reati".