Stefano Cinaglia
Cronaca

“Gambe e braccia amputate per un tumore che non c'era”: il dramma di Anna Leonori

La donna di Terni avvia un procedimento giudiziario di risarcimento che coinvolge tre ospedali. Ecco il suo racconto

La signora Anna Leonori di Terni

La signora Anna Leonori di Terni

Terni, 28 febbraio 2023 - L'amputazione di braccia e gambe per una diagnosi sbagliata: un tumore, che in realtà non c'era. Tre gli ospedali coinvolti nel procedimento intentato da Anna Leonori, mamma ternana che diversi anni fa aveva portato la sua storia alla ribalta social con la pagina Facebook "Il coraggio di Anna". Due raccolte fondi e altrettante donazioni un anno fa le hanno permesso di acquistare le protesi, ma la vicenda inizia molto prima. "Non posso che ringraziare le associazioni I Pagliacci e Terni col Cuore", che mi hanno permesso di acquistare le protesi, sottolinea Anna raccontando la sua vicenda. "Nel 2014 all'ospedale Santa Maria di Terni mi viene diagnosticato un tumore di quarto grado infiltrante alla vescica  – spiega la donna - . Mi rivolgo ad un medico di una struttura privata e vengo sottoposta ad intervento al "Regina Elena" di Roma: mi viene tolta la vescica, ricostruita con una parte d'intestino. Vengo dimessa dopo cinque giorni e, quando sono a casa, arriva l'esito dell'esame istologico, che a sorpresa è negativo".

"Seguono quattro anni di infezioni e ricoveri - continua Anna - finché il 2 ottobre del 2017 accuso un malore e torno al Santa Maria di Terni. Svenivo continuamente. Ricordo che un medico mi disse che mi sarei dovuta operare immediatamente: ricordo l'ago nel braccio. Poi sono entrata in coma per due mesi,  in setticemia. Prima coma profondo, poi indotto. Intanto inizia la necrosi degli arti. Al risveglio e mi mandano al "Bufalini" di Cesena, dove avviene l'amputazione nel 2018. Due anni fa ho chiesto un risarcimento al Santa Maria e al Regina Elena, che però hanno rifiutato. Il 'Bufalini' è stato citato dagli altri ospedali, non da me". E ora? A spiegare la situazione da un punto di vista legale è l'avvocato di Anna, Simona Leonelli: "Abbiamo richiesto un accertamento tecnico preventivo. E’ procedura che precede l'eventuale causa. Siamo in attesa dei risultati di perizie e consulenze nominate dal Tribunale". E' stata avanzata una richiesta di risarcimento? "Si, ma non quantificata", risponde l'avvocato. Intanto l'Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni "certa della correttezza dell'operato dei propri sanitari, ritiene doveroso sottolineare che sarà il percorso giudiziario, ancora aperto, a definire eventuali responsabilità ascrivibili alle diverse strutture ospedaliere che hanno avuto in cura la signora".