REDAZIONE UMBRIA

Turismo, ville affittate anche a 15mila euro alla settimana. Ma i soldi vanno all’estero

La Guardia di Finanza ha individuato ben 36 soggetti residenti all’estero, proprietari di immobili in provincia di Perugia, che non hanno dichiarato in Italia le somme percepite. Stretta sui controlli per il Giubileo

Perugia, 4 febbraio 2025 – Controlli della Guardia di Finanza di Perugia sulle strutture ricettive della provincia: negli ultimi mesi avviate ispezioni mirate per contrastare l’attività di eventuali operatori irregolari o abusivi, anche in vista dell’incremento di turisti atteso nel corso del 2025 per effetto del Giubileo e dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi.

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I controlli della Guardia di Finanza in Umbria (foto di repertorio)

Operazioni contro gli operatori irregolari

Gli interventi, sollecitati anche dalle principali associazioni di categoria del settore (Federalberghi, AssoTurismo e altre), mirano a individuare le strutture che operano senza rispettare le regole, alterando la concorrenza e danneggiando gli operatori regolari.

Metodologie di verifica

Le verifiche sono state condotte a partire da informazioni raccolte e incrociate attraverso le banche dati e attraverso il monitoraggio dei siti web specializzati nell’offerta di affitti e nelle compravendite di immobili in Umbria.

Soggetti individuati e azioni intraprese

Sono stati individuati 36 soggetti residenti all’estero, possessori di immobili in provincia di Perugia, che non hanno dichiarato in Italia le somme percepite. Nella maggior parte dei casi si tratta di ville di pregio che venivano affittate a prezzi che variavano dai 4.000 euro ai 15.000 euro alla settimana.

Nel corso degli accertamenti effettuati su 58 strutture, undici sono state sanzionate per la mancata comunicazione agli uffici comunali (Foligno, Spoleto, Gubbio, Cascia, Umbertide, Città della Pieve, Bevagna e Monte Castello di Vibio) dell’inizio attività e della locazione degli alloggi. Inoltre, 17 soggetti sono stati segnalati alla autorità giudiziaria per non aver comunicato le generalità degli ospiti (attività nei comuni di Spoleto, Todi, Assisi, Cascia, Montefalco, Cerreto di Spoleto, Fossato di Vico e Collazzone).