REDAZIONE UMBRIA

Turismo, chi sale e chi no. Il boom della Valnerina . In crisi Tuderte e Orvietano

I dati dei singoli comprensori svelano che Assisi e Perugia volano. Ma la crescita più importante è per l’area appenninica, l’Amerino e il Ternano.

Turismo, chi sale e chi no. Il boom della Valnerina . In crisi Tuderte e Orvietano

Del boom del turismo in Umbria di questi 9 mesi del ‘23 si è già detto in più occasioni, mentre è significativo andare a spulciare i dati dei singoli comprensori per scoprire quali sono quelli che davvero hanno fatto il pieno e quelli che invece frenano. Ed è quello che ha fatto Agenzia Umbria Ricerche, evidenziano che chi cresce di più sono la Valnerina, l’Amerino e il Ternano: aree che a quanto pare hanno quindi ancora grandi margini di aumento.

Confrontando gli arrivi turistici (numero di clienti nelle strutture ricettive) dei primi 9 mesi del 2023 con quelli del 2019, i top tre per crescita in termini assoluti sono l’Assisano (+36mila), il Perugino (+21mila) e il Ternano (+16mila). La classifica in termini assoluti è ormai la stessa da anni: Assisi prima (superato il mezzo milione di arrivi), poi Perugia (378mila) e il Trasimeno (200mila). Quarta è l’area del Folignate (185mila) e poi l’Orvietano (165mila).

Ma qui c’è il primo segno negativo: rispetto a quattro anni fa ci sono stati 14mila turisti in meno (- 8 per cento) nell’area di Orvieto, mentre è andata percentualmente peggio al Tuderte (-9,4%) con 73mila arrivi (contro 80mila). I top cinque per crescita in termini percentuali sono dunque nell’ordine l’Amerino (+21,1%), la Valnerina (+20,8%), Trasimeno, Ternano e Alta Valle del Tevere.

Spostandoci sul versante delle presenze turistiche (che corrispondono al numero dei pernottamenti) i top cinque per crescita in termini assoluti sono l’Assisano passato da un milione a 1.177.556 presenze, il Perugino (+ 93mila), il Ternano (+89mila: da 287mila a 376mila), la Valnerina e il Folignate. I migliori cinque per aumento in termini percentuali sono nell’ordine l’Amerino,il Ternano la Valnerina, ancora ‘Assisano e il Perugino (+10,2%). Le aree che decrescono rispetto al 2019 sono due: l’Eugubino (-3,6) e l’Orvietano il cui calo della 0,4 per cento, è molto inferiore a quello degli arrivi, anche se questo è l’unico territorio che cala sia alla voce ‘arrivi’ che a quella delle ‘presenze’.

"Gli andamenti dei flussi turistici che vanno dalla seconda parte del 2022 ad oggi ci hanno mostrato che il settore è in salute e ha ampi margini di crescita – spiega Giuseppe Coco di Aur - Ciò detto, seguendo un criterio analogicoqualitativo – e consci che i dati sul turismo sono influenzati da tantissime componenti che li rendono facile preda di una forte varianza – il 2023, ha tutte le carte in regola, sia per superare le presenze turistiche del 2022, sia per avvicinarsi alla soglia dei 7 milioni". M.N.