
Turismo sull’altalena La Camera di Commercio "Niente record in estate ma l’anno resta positivo"
"L’agosto dei record del turismo di cui si era parlato, e su cui avevamo ovviamente sperato, non c’è stato né in Italia, né in Umbria. Questo non significa che il bilancio del turismo estivo nella regione sia negativo. Tutt’altro, i numeri sono positivi, solo che non si è materializzato quell’agosto che, stando a vari segnali che erano arrivati e al trend di crescita del turismo fino alla prima metà di luglio, doveva essere il mese che avrebbe stracciato ogni record precedente".
E’ il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, a stilare un primo bilancio del settore nel Cuore Verde. Bilancio che conferma le dichiarazioni rilasciate a inizio settimana al nostro giornale dal presidente umbro di Federalberghi, Simone Fittuccia ("presenze dimezzate ad agosto rispetto al 2002") e del rappresentante degli albergatori del Trasimeno, Michele Benemio, che ha parlato di un calo in tutta l’area del Lago. "Dopo un primo semestre dell’anno eccezionale, con il trend che era proseguito anche nella prima parte di luglio – spiega il presidente Mencaroni – dalla seconda metà del mese sono apparsi dei segnali di rallentamento di questa tendenza eccellente che, appunto, aveva fatto presagire un agosto senza precedenti. E’ un agosto buono, ma che non segna alcun record e tantomeno lo segna verso l’agosto 2021, quando la voglia degli italiani di tornare a muoversi dopo il Covid era forte". Mencaroni individua i motivi del rallentamento della crescita in parte con il meteo "che in certi momenti è stato inclemente e che ha penalizzato il turismo verso mare e laghi, tra cui appunto il Lago Trasimeno, dove le permanenze medie sono mediamente piuttosto lunghe. Poi la riduzione del reddito disponibile delle famiglie intaccato in maniera importante dall’inflazione, a cui va sommato il maggior esborso per il pagamento delle rate dei mutui a tasso variabile. Teniamo poi presente – aggiunge Mencaroni – che l’aumento medio dei costi subito dalle strutture ricettive è stato di circa il 9 per cento e questo ha determinato un conseguente rincaro dei servizi offerti". Il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria è ottimista anche per il futuro, sia nel breve che nel medio-lungo periodo: "Al di là del rallentamento della crescita nella seconda metà di luglio ed agosto, l’Italia resta sempre in testa nella graduatoria dei Paesi che si desiderano visitare e l’Umbria, in questo contesto, risulta una delle regioni migliori come attrattività culturale e turistica". M.N.