"Di qua o dellà?". "Simona, el navigator me dise avanti!". "Por favor, dònde estàn las escaleras mecànicas?". I dialetti e le lingue si intrecciano, per formulare le stesse domande: "Scusi, dove troviamo le scale mobili per andare in centro?". E c’è anche chi è alla ricerca del Minimetrò, fermata principale agli Arconi.
Sono anni che Perugia aspetta una segnaletica a misura di turisti. Indicazioni chiare che sappiano indirizzare i pedoni verso i due mezzi di punta della nostra mobilità alternativa. Tante parole si sono spese sulla cartellonistica del futuro, al passo con un turismo dinamico e contemporaneo. Ma intanto i turisti che in questi giorni di festa hanno invaso la città, continuano a perdersi tra cartelli microscopici che spesso si mimetizzano tra le piante (vedi quelli a Largo Cacciatori delle Alpi per le scale mobili) o tra i fili a penzolone e le insegne arrugginite dei locali (vedi quelle per i Minimetrò).
E così i vacanzieri, nonostante la tecnologia a portata di mano, preferiscono chiedere informazioni al primo passante che incrocia i loro passi. Singolare anche quel gruppetto di signore che facendo fede all’insegna ancora installata, vagava alla ricerca del “Mercato Scoperto“ in piazza del Circo, ignaro che era stato smantellato ormai da diversi anni.
Silvia Angelici