Turni con orari “tagliati“. Agenti Polstrada nei guai

Per la Corte dei Conti avrebbero sistematicamente iniziato il servizio in ritardo o finito di lavorare prima del lecito. Scattati i risarcimenti, decisa una condanna.

Turni con orari “tagliati“. Agenti Polstrada nei guai

Turni con orari “tagliati“. Agenti Polstrada nei guai

PERUGIA - Avrebbero sistematicamente iniziato il turno, prevalentemente di notte, in ritardo. O lo avrebbero concluso in anticipo. Rimanendo o ritornando in anticipo in centrale. Evitando, però, di comunicare esattamente la propria posizione alla centrale operativa. Un danno al ministero degli Interni per il quale la Procura della Corte dei conti dell’Umbria ha chiamato a rispondere 12 agenti di polizia stradale, all’epoca dei fatti, erano in servizio al distaccamento di Todi.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, "comandati al servizio di vigilanza su strada extraurbana principale, nel periodo compreso tra il 1° ottobre ed il 18 dicembre 2013, con turni serali e notturni (dalle 19 alle 1, oppure dalle 1 alle 7 del mattino), violando gli orari prescritti, iniziavano il pattugliamento con ritardo o rientravano in caserma con largo anticipo, sostando all’interno del distaccamento, circostanze che omettevano di comunicare la centrale operativa compartimentale - la quale chiedeva via radio la loro posizione -, dichiarando falsamente di trovarsi lungo l’itinerario previsto; il tutto determinando un ingiusto profitto, consistito nella retribuzione fissa ed accessoria percepita per lo svolgimento di novantatré turni riscontrati irregolari".

La Procura contabile aveva quantificato il danno in circa 25mila euro. In parte, nel tempo, risarcito dagli indagati la cui posizione è stata dichiarata definita con il risarcimento, tranne per uno di loro che la Corte dei conti ha recentemente condannato al pagamento di circa 3mila euro.