La “burzigottata“, un evento di cui i protagonisti sono orgogliosi e che si ripete da anni, nel segno della famiglia, della bellezza dei suoi legami, fatta di storie, ricordi, aneddoti, piccole e grandi vicende. È così da decenni e oggi il “clan“ Burzigotti è più unito che mai. Nei giorni scorsi si è tenuto il tradizionale raduno della nota famiglia umbertidese.
Ben 46 i presenti a comporre la tavolata, tra nonni, figli e figlie accompagnati dai consorti, nipoti e pronipoti che hanno fatto festa in un apprezzato ristorante del centro storico. L’obbiettivo è stato passare una giornata insieme per quella che viene scherzosamente definita una grande “burzigottata“.
"È stato un incontro tra diverse ma legatissime generazioni – raccontano gli organizzatori – impreziosito e confermato dal fatto che ha visto come protagonisti il decano della famiglia e il più giovane in assoluto dei Burzigotti. Durante il pranzo, il 93enne prozio Bruno ha preso tra le proprie braccia il piccolo Alessandro, venuto alla luce appena tre mesi fa. Un bacio in fronte che ha un profondo significato: quello di un attaccamento che rimane solido nei decenni". "Si parla tanto di famiglia, dei suoi valori, – rimarcano i Burzigotti –. La maggior parte delle persone pensa che basti pronunciarne il nome perché che tutto sia a posto, semplice come la chiave di un forziere che azionando qualche ingranaggio ne permette l’apertura, ma non è così, non basta solo girare una chiave, perché la famiglia e molto di più. Essa è un insieme di pensieri, esempi, gesti, consigli. Il tempo fa un salto all’indietro e chi sa, racconta la propria e storia e mette a disposizione dei più giovani i ricordi ed esperienze da tramandare a chi vivrà il futuro".
Nella “burzigottata“ "le generazioni si intrecciano, perché basate sul rispetto. Esse sono la guida per i più giovani affinchè la dinastia continui. nel tempo. Per questo ogni anno puntuali e numerosi ci troviamo, non importa dove ma sempre insieme".
Pa.Ip.