di Luca Fiorucci
Gli accorgimenti sono semplici, ma possono davvero fare la differenza. Ricordarsi di chiudere tapparelle e finestre, di dare le mandate al portone di casa. Ma anche di avvisare un vicino della propria assenza. Perché proprio chi sa che in quella casa non dovrebbe esserci nessuno, può essere la “sentinella“ determinante a rilevare un furto in atto. Sicurezza partecipata è stata definita: il senso è la collaborazione tra cittadini, tra cittadini e forze di polizia. Anche a questo la Questura di Perugia fa appello per consentire che le vacanze siano sicure davvero. E “Vacanze sicure“ è il nome della campagna di sensibilizzazione che la polizia promuove a livello nazionale e che la questura di Perugia ha voluto integrare con una serie di incontri da coordinare con i sindaci dei Comuni della provincia e con un vademecum da distribuire in queste occasioni.
Come detto, piccoli accorgimenti, ma che possono fare la differenza. E poi, naturalmente, i controlli su tutto il territorio, dai centri cittadini alle zone più isolate, programmando un’attività di “filtraggio“, su sospetti, pregiudicati e potenzialmente pericolosi, più efficace. La campagna è stata presentata ieri mattina in Questura, dal responsabile della comunicazione Roberto Conti, dal capo di gabinetto facente funzioni Riccardo Bordini e dai dirigenti di squadra mobile, Gianluca Boiano, e dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, Monica Corneli.
Con loro i commissari di Foligno e di Spoleto, Adriano Felici e Antonella Fuga Paglialunga. Piccoli accorgimenti come quello di resistere alla tentazione di postare, sui social, spiagge o cene con gli amici in riva al mare come in baita, perché diventerebbe una conferma della propria assenza da casa. E i malintenzionati hanno gli occhi lunghi, in particolare sui socialCome si verifica in maniera regolare, l’estate, in particolare il suo periodo clou, sono quelli maggiormente a rischio per i furti e i cosiddetti reati probatori. Una statistica perché, spiega Gianluca Boiano, non si registra al momento un allarme specifico per una zona piuttosto che per un’altra. Ma l’allerta è più alta.
Fino a dodici posti di controllo ogni giorno, sottolinea Monica Corneli, per avere un monitoraggio capillare del territorio e per un importante effetto di deterrenza. Ma i furti non sono le sole criticità. Sullo stesso piano ci sono le truffe agli anziani. Ancora più esposti se possibile, perché potenzialmente soli con la partenza dei parenti per la villeggiatura.
Per questo, è stato sottolineato, è importante che gli anziani soli abbiano un recapito al quale rivolgersi in caso di necessità.
"Anche solo sollevare il telefono può bastare a far desistere un malintenzionato", è stato detto ieri mattina. Ma anche per il rischio truffe, come per i furti, la chiave di volta è la collaborazione: "Chi vede qualcosa di anomalo, ha un dubbio, una necessità, ci chiami. Meglio cinque chiamate in più che una in meno".