REDAZIONE UMBRIA

Tutti in campo Minirugby, non solo sport. Svago e socialità per sconfiggere il disagio

Il Rugby Perugia promuove il progetto 'Tutti in Campo' per il minirugby in varie zone della provincia, offrendo gratuità, servizio navetta e supporto sociale ai giovani atleti, inclusi coloro che hanno vissuto disagi psicologici. Un'iniziativa che punta a trasmettere valori positivi e a fornire un'alternativa alla strada.

Il Rugby Perugia promuove il progetto 'Tutti in Campo' per il minirugby in varie zone della provincia, offrendo gratuità, servizio navetta e supporto sociale ai giovani atleti, inclusi coloro che hanno vissuto disagi psicologici. Un'iniziativa che punta a trasmettere valori positivi e a fornire un'alternativa alla strada.

Il Rugby Perugia promuove il progetto 'Tutti in Campo' per il minirugby in varie zone della provincia, offrendo gratuità, servizio navetta e supporto sociale ai giovani atleti, inclusi coloro che hanno vissuto disagi psicologici. Un'iniziativa che punta a trasmettere valori positivi e a fornire un'alternativa alla strada.

Rugby Perugia ha deciso di promuovere il progetto ‘Tutti in Campo’. Un’iniziativa legata al minirugby, che ha come prerogativa quella di accogliere giovani atleti in tre zone della provincia e non solo nella consueta ‘house’ di Pian di Massiano. Un progetto itinerante che vede come riferimenti i territori di Santa Maria degli Angeli, Magione e Ponte San Giovanni con varie offerte. A partire dalla gratuità del servizio, fino ad una navetta per accompagnare e riprendere gli atleti dagli allenamenti. ‘Tutti in campo’ ha anche un valore sociale di un certo rilievo, perché oltre ad impartire la disciplina sportiva, ha l’obiettivo di fornire un riferimento di svago e di socialità per i giovani del territorio. Puntando ad accogliere anche quei ragazzi che hanno vissuto dei disagi psicologici, in quanto vittime di bullismo e cyberbullismo e a trasferire ai partecipanti, maschi e femmine, quei valori essenziali che sono alla base di una sana convivenza e che portano ad evitare discriminazioni di genere. "Abbiamo colto questa opportunità – dichiara il vice presidente del Rugby Perugia, Federico Bevilacqua – per il suo alto valore sociale e morale. Ringrazio le società Pontevecchio e Ventinella, che ci hanno messo a disposizione i loro impianti sportivi, e le aziende Palmerini Group e Ice Control che con il loro contributo hanno reso possibile la gratuità dell’iscrizione e una navetta per il trasporto durante gli allenamenti. Con questa iniziativa puntiamo a diventare un riferimento sportivo per questi territori, dove oltre al calcio c’è poco per allontanare i ragazzi dalla strada e da quelle piaghe sociali, di cui molti di loro sono vittime". Il progetto sarà seguito da Mauro Nicolli, che già collabora con il Rugby Perugia e dall’esperto in psicomotricità funzionale Matteo Alunni Bernardini.