
Tutto esaurito al Pronto soccorso. Nel 2023 diecimila accessi in più
Quasi diecimila accessi in più al pronto soccorso di Perugia, con una media giornaliera che passa così da 185 pazienti a oltre 220 al giorno, senza scordare che nel 2019 erano 163 nelle 24 ore. Un super lavoro quotidiano a cui è sottoposta la struttura diretta da Paolo Groff, che cerca di far fronte a questo incremento grazie a una migliore organizzazione complessiva dell’ospedale.
A fare il bilancio del 2023 è stato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis, che ha illustrato ai direttori di struttura complessa, i coordinatori sanitari e i dirigenti tecnico-amministrativi, i risultati di gestione e il piano programmatico delle principali azioni per il 2024. A iniziare proprio dal pronto soccorso, in cui il numero di accessi nel 2023 ha segnato, come accennato, un aumento significativo (78.341) sia rispetto al 2022 (67.593), sia rispetto al 2019 (59.555).
In questo contesto, scende il tasso di ricovero per gli accessi al Pronto soccorso, fino al 18.6 (mese di dicembre 2023), rispetto al 21.1 (dicembre 2022). Ciò a significare che aumentano gli accessi da un lato, ma che il filtro che la struttura compie è molto più efficace, garantendo una maggiore appropriatezza del ricovero, rispetto agli anni precedenti, con una conseguente diminuzione dei pazienti ricoverati.
"Oltre a questo aspetto – ha spiegato De Filippis - è stato anche migliorato il percorso di ricettività dei ricoveri a ciclo continuo provenienti dal pronto soccorso destinati ai reparti di area medica, e questo ha quasi azzerato il numero di barelle presenti in ospedale dando risposta ad una problematica presente in ospedale sin da prima della pandemia". In più c’è da aggiungere l’attività dell’ambulatorio dei codici bianchi, istituito nel febbraio scorso, e che è diventata ormai una soluzione organizzativa efficace.
C’è infine da considerare un altro aspetto non secondario sempre rispetto agli accessi al Pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia: per provenienza geografica, infatti, oltre l’80% delle persone proviene dal territorio della Usl Umbria 1 (tutta la provincia di Perugia, tranne Foligno e Spoleto) e di questi il 53 % arriva proprio dal distretto di Perugia. "Questi dati – ha concluso De Filippis - evidenziano che il Santa Maria si conferma principalmente come ospedale della città".
Nel 2023 il numero dei ricoveri al Santa Maria della Misericordia è arrivato a 35.551 unità, in crescita rispetto al 2022 (35.486). In questo contesto, l’attività chirurgica sale a 27.076 interventi, nel 2022 sono stati erogati (25.308) e nel 2019 (24.646). Si registra il potenziamento dell’attività chirurgica di alta specialità presso il nosocomio di Perugia e l’integrazione con la Usl Umbria 1 per gli interventi chirurgici di media e bassa intensità con l’organizzazione di sedute operatorie presso gli ospedali territoriali di Castiglione del Lago, Assisi e Pantalla.