Umbertide, San Bernardino torna indietro di 600 anni

Completato il restauro che riporta la chiesa all’antico splendore dopo danni, degrado e terremoti

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UMBERTIDE - "Non me la ricordavo tanto bella"; ed ancora; "Non l’avevo mai vista". Ed è stato così per molti umbertidesi che venerdì sera si sono trovati di fronte ad un vero e proprio capolavoro ritrovato: San Bernardino. Merito di un restauro spettacolare che ha restituito luce, colori, atmosfera, immagini, opere d’arte, insieme ad una solida struttura ad una delle più belle chiese umbertidesi. Un gioiello cui la città è da secoli molto legata, negli ultimi anni chiusa a causa dei recenti terremoti. Ma il restauro, voluto dalla omonima Confraternita, è andato oltre il semplice recupero: scavando a ritroso nei secoli sotto l’occhio vigile della Soprintendenza ha permesso di vedere finalmente la chiesa nella sua bellezza originale, coglierne con chiarezza i passaggi architettonici ed artistici, sfumature inusitate di una storia di pietra e devozione che dura da oltre 600 anni. Centomila euro il costo dei lavori, fondi per il terremoto ottenuti a suo tempo grazie anche all’ex sindaco Giampiero Giulietti. A celebrare la messa di inaugurazione il vescovo Luciano Paolucci Bedini; presenti il sindaco Luca Carizia. Il priore della Confraternita Leonardo Tosti ha fatto gli onori di casa, ringraziando l’architetto Francesco Raschi, responsabile dei lavori e la ditta "Corinzi 13" che li ha eseguiti. Il priore ha tracciato la storia di San Bernardino e della chiesa a lui dedicata, ricordando come essa non si altro che l’immagine di quella che unisce i cristiani al loro Signore. Quel Cristo che è stato riportato dai membri della Confraternita all’interno della chiesa: un momento toccante che ha tenuto tutti con il cuore sospeso finchè la statua lignea è stata deposta in un urna dietro l’altare, il suo posto da sempre in attesa della Processione del Venerdì santo.

Pa.Ip.