Orvieto, 25 marzo 2025 – Si chiamava Umberto Rosito, 38 anni, l’uomo morto in un cantiere dell’Autostrada A1 poco dopo lo svincolo di Orvieto, in direzione Firenze, nella mattina di martedì 25 marzo. L’uomo era intento a lavorare all’interno del cantiere sulla grande arteria di comunicazione quando è stato investito da un camion.
Non ha avuto scampo, nonostante ogni tentativo di soccorso. Una nuova vittima sul lavoro che lascia una profonda ferita proprio a Orvieto. Rosito, che era originario di Corato, in provincia di Bari, viveva nella città umbra da molti anni.
Lascia la compagna e una bambina di tre anni. Ed è grande il dolore in Umbria e in Puglia. Per Rosito era stato attivato anche l’elisoccorso. Ma non c’è stato niente da fare. Sconvolti i colleghi che erano con lui. Sotto choc il conducente del camion, un 34enne nordafricano, che stava trasportando prodotti alimentari.

Sul luogo dell’incidente, la polizia stradale che adesso riscostruisce la dinamica della tragedia. L’A1 è rimasta chiusa a lungo. Sull’autista del camion sono stati svolti tutti gli accertamenti di rito, compresi i test alcolemici.
Sarebbe risultato negativo. Rosito era dipendente di un’azienda che si occupa appunto di manutenzione stradale. Sembra che nel momento in cui si è verificato l’incidente l’uomo stesse sistemando la segnaletica stradale per delimitare il cantiere. Erano circa le 7.30. Notevoli le ripercussioni per il traffico. In direzione Firenze si sono formati circa cinque chilometri di coda.