Perugia, 3 luglio 2024 – L'ex presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, Pd, è stata condannata a due anni di reclusione dal tribunale di Perugia per due degli episodi contesti nel processo per la presunta manipolazione di concorsi banditi dall'Azienda ospedaliera e dall'Usl 1. Assolta invece «per non avere commesso il fatto» dall'accusa di associazione per delinquere. Reato quest'ultimo del quale sono stati invece ritenuti responsabili l'ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini e l'ex segretario regionale del Pd e sottosegretario Gianpiero Bocci, condannati a tre anni e due anni e sette mesi.
«Il mio è stato un lavoro a difesa del servizio sanitario pubblico regionale. A tutela dei servizi e della capacità di innovazione», ha detto l'ex presidente della Regione Catiuscia Marini lasciando il tribunale di Perugia. «Ogni mio comportamento è stato improntato ad assicurare quell'accesso al servizio pubblico regionale che vedo pesantemente messo in discussione in questo momento» ha aggiunto. «L'abuso d'ufficio - detto ancora Catiuscia Marini - è un tipico reato che si usa quando si vuole mettere in mezzo l'amministratore pubblico. Quindi sono abbastanza serena. Non è un caso che ci sia una discussione del Paese e in Parlamento nel ridefinire questa tipologia di reato».