Umbria, l’edilizia "raddoppia". Produce undici punti di Pil. Ma sul Pnrr a rischio 150 milioni

Il report di Ance rivela che qui gli investimenti sono stati molto più alti della media nazionale. In crescita ore lavorate e salari. Timori per la revisione del Piano nazionale di resilienza.

Umbria, l’edilizia "raddoppia". Produce undici punti di Pil. Ma sul Pnrr a rischio 150 milioni

Umbria, l’edilizia "raddoppia". Produce undici punti di Pil. Ma sul Pnrr a rischio 150 milioni

Una crescita doppia rispetto alla media nazionale, che con tribuisce all’incremento del Pil regionale e all’aumento degli occupati. Ieri, durante l’evento organizzato da Ance Umbria con Ais – Associazione Infrastrutture Sostenibili e Gbc – Green Building Council Italia, "La sostenibilità e le imprese di costruzioni" è stato presentato al pubblico il report "Il mercato delle costruzioni in Umbria - Tendenze e opportunità" riguardante il primo semestre del 2024. Bene, l rapporto semestrale evidenzia una crescita continua e positiva del settore delle costruzioni nella regione. Nel 2023, gli investimenti in costruzioni hanno rappresentato l’11,3% del Pil regionale, un dato significativamente superiore alla media nazionale del 5%. Questo incremento ha contribuito a una crescita economica regionale del 0,7%, in linea con l’andamento nazionale. I dati presentati nel report evidenziano risultati piuttosto buoni per l’Umbria: gli investimenti in costruzioni sono aumentati del 4,7% nel 2023, riflettendo una solida salute del comparto; la percentuale degli occupati nel settore delle costruzioni è salita al 22,9%, rispetto al 22,5% dell’anno precedente, con una crescita degli operai attivi dell’11% a Perugia e del 5,1% a Terni nei primi quattro mesi del 2024; da ottobre 2023 ad aprile 2024, le ore lavorate sono aumentate del 15,2% a Perugia e del 7,8% a Terni. La massa salari in provincia di Perugia è cresciuta del 17,8% e del 10,5% a Terni nello stesso periodo.

Quanto al mercato immobiliare residenziale, esso ha mostrato una dinamica negativa nel 2023, con una riduzione delle compravendite del 12,7% a Perugia e dell’11,8% a Terni. Tuttavia, la domanda abitativa rimane alta, con il 9% delle famiglie umbre che desiderano una casa più grande. Problemi ambientali e di accessibilità del trasporto pubblico sono fattori critici che influenzano il mercato.

Infine la spesa per opere pubbliche, evidenzia il report, è cresciuta del 49,5% nel 2023, con un ulteriore aumento del 46,1% nei primi mesi del 2024. Tuttavia, la revisione del Pnrr potrebbe costare all’Umbria circa 150 milioni di euro in finanziamenti persi, influenzando negativamente i progetti di rigenerazione urbana e infrastrutture sociali.