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Umbria Pride, una foto di una passata edizione
Terni, 19 febbraio 2025 – Umbria Pride 2025, c'è la data ufficiale: il 5 luglio il corteo regionale sfilerà per la prima volta a Terni. Lo ha annunciato il comitato organizzatore di Umbria Pride, composto da ESeDomani Terni Associazione LGBTQIA+, Agedo Terni, Omphalos LGBTQIA+, Famiglie Arcobaleno, Amelia Pride e Rete Lenford.
La manifestazione è un punto di riferimento in Umbria per la promozione e la tutela dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, non binarie, queer, intersex, asessuali e di tutte le soggettività della comunità LGBTQIA+ umbra.
Ogni anno Umbria Pride coinvolge migliaia di persone con una costellazione di eventi dedicati alle tematiche LGBTQIA+. Un momento aperto a persone di tutte le età per parlare di inclusione e parità. Quest’anno, per la prima volta, Umbria Pride si terrà a Terni.
La decisione nasce dalla volontà del Comitato Umbria Pride di rendere l’evento condiviso in tutta la Regione, augurandosi che possa essere l’inizio di una nuova stagione che veda le maggiori città umbre come possibili candidate per il Pride regionale. "Terni e molti dei territori dell’Umbria Sud – fanno sapere gli organizzatori – sono da tempo terreno fertile per politiche opportunistiche e cannibali, che negli anni hanno intaccato il tessuto sociale e la qualità di vita. L’area è testimone di un calo demografico che vede protagoniste soprattutto le persone giovani, che sono costrette a cambiare città per mancanza di opportunità. In questo contesto, la comunità LGBTQIA+ risulta ulteriormente marginalizzata, riscontrando sul territorio carenza di servizi e di iniziative sistematiche, che spesso trovano il contrasto e l’invisibilizzazione da parte delle istituzioni locali".
"Gli episodi di violenza fisica e psicologica, nei confronti della comunità LGBTQIA+ – dichiarano le rappresentanti e i rappresentanti del Comitato Umbria Pride – sono aumentati drammaticamente negli ultimi mesi, così come le campagne volte a minare la validità delle nostre esperienze di vita come singole, famiglie e comunità”.